Autopsia su Calvia: potrebbe essere coinvolta un’altra barca

Davide Calvia

Le indagini naufragio dove ha perso la vita Davide Calvia.

La morte di Davide Calvia, vittima del naufragio nel golfo dell’Asinara dello scorso aprile, è stata causata da un politraumatismo contusivo, dovuto a fratture al costato e al rachide cervicale. È quanto indica la relazione medico-legale, che prova a far luce sulla vicenda.

Le ipotesi sulla morte di Davide Calvia.

Si ipotizzano varie cause, tra cui un incidente nautico o l’investimento in acqua, mentre non si esclude completamente la violenza da parte di terzi. Giovannino Pinna, cugino della vittima e unico sopravvissuto all’incidente, è attualmente indagato per naufragio colposo, omicidio colposo e furto dell’imbarcazione con la quale si sarebbe allontanato dal porto di Porto Torres insieme a Calvia prima dell’incidente.

Molte ancora le domande senza risposta.

Il naufragio del 12 aprile ha lasciato molte domande senza risposta, anche a causa del silenzio dell’indagato che non ha mai rivelato cosa sia accaduto quel giorno. Giovannino Pinna è stato oggetto di accuse e insulti sui social media e ha presentato una denuncia per diffamazione contro ignoti.

Il silenzio di Giovannino Pinna.

Il giorno successivo al naufragio, il 13 aprile, qualcuno aveva trovato Giovannino Pinna sulla spiaggia di Porchile, al nono pettine. Era semiassiderato ma vivo e immediatamente trasportato all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari da un’ambulanza del 118. Dopo dieci giorni, era stato ritrovato il corpo di Davide Calvia nei pressi di Castelsardo, confermando la sua morte.

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