Campus tra ciclabili e Zone 30: “Viabilità razionale, Sassari guarda al futuro”

Il sindaco Campus parla di viabilità e Zone 30 a Sassari

Il sindaco Nanni Campus parla della viabilità del futuro a Sassari, tra piste ciclabili e Zone 30: “È un nuovo approccio alla mobilità”. Alla fine del 2022 sono partiti i cantieri legati all’istituzione delle Zone 30, con l’eliminazione dei paletti da viale Italia, ma i lavori nelle strade sono iniziati a maggio del 2023. Si tratta di interventi finalizzati a migliorare la sicurezza stradale. Riducendo gli incidenti che anche nelle vie cittadine sono estremamente diffusi (da gennaio a fine agosto sono stati registrati oltre 920 incidenti). “È tuttavia riduttivo identificare le Zone 30 come parti della città in cui vige solo una limitazione della velocità. Al pari di molte altre realtà in ambito nazionale e internazionale, anche Sassari ha deciso di sposare questo nuovo approccio alla mobilità”, spiega l’assessore Carlo Sardara.

«Le scelte di questa amministrazione, che hanno approvato le progettualità in essere e gli indirizzi dati alla redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile, confermano il cambio di rotta – spiega il sindaco Nanni Campus -. Si tratta di decisioni coerenti e coordinate che hanno una visione della città nella sua complessità e interezza. Che guarda dalle periferie al centro, senza escludere nessuno. Una idea di Sassari che guarda al futuro, a una viabilità razionale, con piste ciclabili e spazi pedonali che si completano e realmente fruibili”.

I lavori delle Zone 30 dovrebbe completarsi entro la fine dell’anno, salvo contrattempi“, dicono dal Comune. “In questi giorni gli operai sono alle prese con il comparto “F” delimitato dalle vie Vienna, Budapest, Rockefeller, Gioscari. E comparto “E” tra via Mancini, piazza d’Armi, via Deffenu, viale Amendola e corso Angioy. La progettazione delle zone 30 previste nel finanziamento ministeriale delle “ciclovie urbane” ha previsto alcune modifiche alla viabilità interna al comparto che mirano a valorizzare gli spazi pubblici. In tutti i comparti, gli ingressi alle Zone 30 sono inoltre contraddistinti dai “cuscini berlinesi“, appositamente autorizzati dal Ministero, che a differenza dei normali dissuasori di traffico consentono il transito di bici, moto e mezzi di soccorso, senza necessità di essere scavalcati. Completano gli ingressi una serie di elementi di arredo urbano quali fioriere e paletti delimitatori integrati con segnalatori luminosi.

In particolare, in via Washington, davanti all’ingresso della scuola e della chiesa, sono state impresse alcune sinuosità sulla strada con l’obiettivo, insieme agli attraversamenti pedonali già presenti, di moderare la velocità per la sicurezza di pedoni e studenti. Il marciapiede davanti alla scuola è ora più largo, in modo da favorire l’accoglienza e l’uscita degli studenti. Così come già avvenuto davanti all’istituto di via Porcellana, è stato colorato con lo stesso disegno “a pois”, che tanto è piaciuto ai bambini. Un approccio teso a migliorare la qualità dell’abitare per rendere gli spazi pubblici più utili e piacevoli per chi li usa.

Su questa filosofia si è basata anche la collaborazione con il liceo Figari, che è stata presentata oggi.

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