Il viaggio nel quartiere di Caniga: tra degrado delle strade la rinascita delle aree verdi

A Caniga molte strade sono piene di buche mentre si registra la rinascita degli spazi verdi.

Caniga e i suoi eterni problemi. Buche, pericoli, uffici chiusi. Poco o nulla cambia nella borgata di Sassari al giro di boa del secondo anno pandemico. A cominciare dallo stato disastroso del manto stradale che, tra crateri e solchi, incide sulle sospensioni ma anche sulla tenuta delle vetture lungo l’asse viario. “Due settimane fa – riferisce un abitante – si è ribaltata una macchina”. Nei giorni scorsi si sarebbe provveduto a riempire col catrame alcune buche, un intervento che tampona ma non risolve una cronica criticità. Proprio in merito alle strade, nel luglio del 2021 300 famiglie della vicina Maccia d’Agliastru avevano manifestato, così riferivano, “per i cedimenti strutturali causati dall’eccessivo traffico di mezzi pesanti”. Una protesta che aveva anche portato nei mesi precedenti, vista l’assenza di risposte dei decisori politici, alle dimissioni in blocco dal consorzio che riuniva gli abitanti.


Ma non aveva fermato le lamentele sugli altri problemi che affliggono l’area come i cani randagi e l’alta velocità delle automobili. Quest’ultimo aspetto riguarda anche il lungo viale di Caniga, compresi in particolare gli spazi antistanti le scuole materna ed elementare frequentate da oltre 150 bambini, molti dei quali provenienti dalle frazioni vicine e accompagnati dal servizio di scuolabus. “Qui i pericoli principali – afferma la mamma di un piccolo studente – sono che davanti alla scuola materna tutta la segnaletica non indica l’area di sosta del bus scolastico e le vetture passano a una velocità non moderata. Nel parco poi ci sono dei muri pericolanti. I bambini giocano qui ogni giorno, è urgente quindi che vengano sistemati”. Un’altra madre sottolinea poi come spesso nel parco non vengano ritirate le cartacce e i cestini siano pieni.


Ma dal versante del servizio Igiene ambientale arrivano invece le buone notizie: “Grazie all’accordo tra l’assessore all’Ambiente Antonello Sassu e l’associazione San Domenico Caniga, quest’ultima, come spiega la sua presidente Anna Cherchi, anche componente della Commissione regionale Pari opportunità, si prende cura delle aree verdi del parco, dell’ex lavatoio e dei giardini delle scuole grazie alla concessione della dirigente. Si sta intanto riparando, dopo diverso tempo, una perdita d’acqua nella materna che faceva vorticare il contatore. Per il resto permangono i monumenti al silenzio dell’ambulatorio e dell’ufficio anagrafe, chiusi da anni all’interno del parco dove in funzione resta soltanto la biblioteca. La fatiscenza del luogo e la necessità di interventi strutturali sono resi evidenti da queste immagini. L’augurio dei residenti è che qualcosa cambi nel breve periodo.

Condividi l'articolo