Capodanno tra le polemiche a Sassari: seimila euro per filmare le feste

Polemiche di Capodanno a Sassari.

In tanti, a Sassari, si lamentano per la carenza di eventi di Natale e l’assenza di un concertone di Capodanno. Forse per smentire il malcontento, il Comune ha deciso di spendere 6mila euro per fare delle riprese per immortalare il centro della città tra la notte della vigilia e il giorno di Capodanno. Contestualmente arriva l’immancabile ordinanza del sindaco, Nanni Campus, che vieta di brindare a 200 metri dai luoghi di intrattenimento. In piazza Santa Caterina, come in piazza Moretti, piazza Madonna del Latte Dolce e Porta Sant’Antonio, niente alcol, né bottiglie. Il divieto entrerà in vigore dalle 22 del 31 dicembre fino alle 7 del 1 gennaio.

La deliberazione sulle riprese per Capodanno a Sassari.

La ditta Isther Srl ha proposto un reportage audiovisivo con lo scopo di testimoniare le attività culturali e di svago organizzate dall’assessorato, utili per l’archiviazione e la promozione futura della Città di Sassari, preventivando una spesa per tale prestazione di 4.918 euro, per un totale di circa 6mila euro.

L’ordinanza del sindaco Campus.

“Per assicurare il decoro urbano e per preservare la sicurezza dei partecipanti appare necessario prevenire i rischi connessi a fenomeni di euforia – scrive Campus -. Spesso imputabili al consumo di bevande in contenitori di vetro ed in lattine. I vuoti possono essere fonte di pericolo per l’incolumità delle persone nonché oggetto di dispersione in grandi quantità dove si terrà la manifestazione. Ho ritenuto necessario individuare misure idonee ad impedire il verificarsi di episodi pericolosi, vietando la vendita per asporto di qualsiasi tipo di bevanda, anche analcolica“.

I divieti nelle piazze di Sassari.

Il divieto sarà in vigore dalle 22 del 31 dicembre alle 7 del 1 gennaio all’interno dell’area perimetrata di piazza Santa Caterina, piazza Moretti, piazza Madonna del Latte Dolce, Porta Sant’Antonio e nel raggio di 200 metri dalle stesse. E Impegnerà tutti i titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, gli operatori su area pubblica, i titolari di esercizi commerciali in sede fissa e di attività artigianali, compresi i distributori automatici: sarà impedita loro la vendita per asporto di qualunque bevanda, anche analcolica, in contenitori di vetro e lattine. Nelle stesse ore sarà altresì fatto divieto a chiunque di accedere alle suddette aree con al seguito bottiglie od altri contenitori di vetro o lattine.

Gli eventuali trasgressori saranno puniti con sanzioni amministrative tra i 25 e i 500 euro per il primo accertamento. ln caso di reiterazione della violazione da parte dei gestori delle attività di somministrazione si procederà a disporre la sospensione dell’attività per un periodo di tempo compreso tra 7 e 15 giorni.

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