Colpito alla testa da un ponteggio a Sorso, così è morto Salvatore a 23 anni

La tragedia all’esterno di un capannone a Sorso.

Stava caricando il materiale edile, nella zona industriale di Sorso, quando è stato colpito alla testa dagli elementi di un ponteggio. Un colpo fatale, che non gli ha dato scampo. Questa la prima dinamica sulla morte di Salvatore Piras, il 23enne originario di Ossi, che stamane, intorno alle 11:30, ha perso la vita all’esterno della Delrio costruzioni.

Rapido l’intervento del personale medico del 118, che non ha potuto far altro che constatare il decesso. Troppo gravi le ferite alla teste e le lesioni interne. Il giovane sarebbe morto pochi istanti dopo il crollo degli elementi, che prima lo avrebbero colpito alla testa e successivamente lo avrebbero travolto senza lasciargli scampo. I colleghi hanno provato in tutti i modi a rianimarlo, poco prima dell’arrivo dell’ambulanza, ma è stato inutile. Sul posto è arrivato anche il sostituto procuratore, Lara Senatore, che ha disposto il sequestro della salma. Non si esclude che nelle prossime ore, o più probabilmente dopo Pasqua, venga eseguita l’autopsia. Nel frattempo proseguono serrate le indagini dei carabinieri della stazione di Sorso, guidati dal maresciallo Gianluca Porcheddu, insieme a quelli del nucleo operativo della Compagnia di Porto Torres. Bocche cucite anche dagli operatori dello Spresal, il servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.

“Non è facile esprimere un pensiero in queste circostanze. Era un ragazzo solare e buono che stamattina il destino ha portato via. Una disgrazia per la famiglia e per tutta la comunità ossese – ha commentato il sindaco di Ossi, Pasquale Lubinu -. Nonostante le importanti leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, approvate negli ultimi vent’anni, resta ancora tanto da fare nella concreta attuazione delle misure per proteggere i lavoratori”.

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