Degrado e incuria all’Asinara, il caso finisce in Parlamento

L’interrogazione parlamentare per l’Asinara.

La parlamentare del Movimento 5 stelle Paola Deiana ha presentato un’interrogazione per chiedere al ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani “quali iniziative intenda assumere, anche attraverso accordi o protocolli d’intesa con la Regione Sardegna e i ministeri interessati, per il recupero e la riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’isola dell’Asinara, al fine garantire l’integrità dei beni e la sicurezza delle persone e di sostenere la gestione e la tutela del territorio da parte dell’Ente parco nel perseguimento degli obiettivi istitutivi di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico presenti sull’isola”.

La deputata spiega che “nonostante l’isola dell’Asinara faccia parte del Comune di Porto Torres, circa il 95% di immobili, strade e terreni sono in buona parte di proprietà della Regione Sardegna, e in parte di Ministeri e altri enti. Tale circostanza si traduce in una significativa limitazione della libertà di azione e gestione dello stesso Comune e dell’Ente Parco Nazionale, quest’ultimo ulteriormente gravato dalla mancata nomina, negli ultimi sei anni, di un presidente. E’, infatti, guidato da un commissario straordinario, la dottoressa Gabriela Scanu, che da febbraio 2020 ha impresso un forte impulso all’attività di tutela di questo nostro enorme patrimonio”.

“La gran parte del territorio dell’Asinara – precisa Paola Deiana – comprendente terreni e immobili, è stata trasferita dal Demanio dello Stato alla Regione Autonoma della Sardegna e con deliberazione della Giunta regionale n. 48/1 del 9 settembre 2008 affidata alla gestione integrata dell’Agenzia regionale ‘Conservatoria delle Coste’. Dunque, a rigor di logica, se la manutenzione straordinaria e ordinaria dell’isola è di competenza per lo più regionale e si registra un progressivo degrado degli edifici presenti e uno stato di abbandono significa che gli interventi di pulizia e manutenzione non vengono svolti periodicamente”.

Ma le criticità non si limitano a questo. “Bisognerebbe parlare delle opportunità mancate rispetto ai bandi a cui la ‘Conservatoria delle Coste’, per imprecisati motivi, non ha aderito – sottolinea Paola Deiana – fino ad arrivare alla problematica relativa all’assenza del sistema idrico e fognario“.

“È doveroso che tutti i soggetti istituzionalmente coinvolti si facciano carico delle proprie responsabilità, Regione Sardegna in primis, vista la quota di competenza: agisca immediatamente per ridare splendore agli edifici dall’indubbio valore storico e culturale che necessitano di interventi urgenti. Riguardo all’acqua, invece, è importante che Regione, Ente di governo dell’ambito e il gestore Abbanoa portino a compimento la effettiva realizzazione del servizio idrico integrato nell’isola, fondamentale per uno sviluppo sostenibile”, conclude la deputata algherese del Movimento 5 stelle.

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