Dimessi i genitori aggrediti dal figlio a Santa Maria Coghinas.
La coppia di genitori che ha rischiato di venire uccisa dal proprio figlio, a Santa Maria Coghinas, dopo oltre un mese e mezzo di ricovero ha potuto lasciare l’ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari. Giuseppe Picci è stato trasferito in un centro sanitario di Oristano per seguire un programma di riabilitazione mentre Maria Giovanna Drago è stata accolta a Cagliari a casa di alcuni parenti.
Tolti i sigilli dalla villetta.
Nel frattempo la Procura della Repubblica di Sassari ha tolto i sigilli alla villetta del Residence Casteldoria, dove si sono consumati i fatti. Fondamentale si è rivelato l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Valledoria, guidati dal capitano Sergio Pagliettini, che hanno ricostruito minuziosamente l’accaduto.
Lunedì l’incidente probatorio in carcere.
Inizierà lunedì, invece, l’incidente probatorio, con annessa perizia psichiatrica, per Alberto Picci, il 47enne accusato di tentato omicidio nei confronti dei genitori. L’uomo, originario di Cagliari, ma cresciuto in provincia di Milano, si trova tutt’ora recluso nel carcere di Bancali, a Sassari.
La ricostruzione del tentato omicidio dei genitori.
Lo scorso 27 aprile, Alberto Picci, 47enne originario del cagliaritano, si sarebbe svegliato in stato confusionale e dopo aver preso un fucile da pesca subacquea aveva sparato al padre, Giuseppe Picci, di 68 anni, con una fiocina. Poi si sarebbe avvicinato alla madre, Maria Giovanna Drago, di 67 anni, colpendola con un forchettone da cucina. Il 47enne è stato arrestato. I genitori erano stato sottoposti ad intervento chirurgico, ma dopo un mese e mezzo sono stati finalmente dimessi in buone condizioni.