Il lavoro a Sassari è una questione maschile, a Banari vincono le donne

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Il nuovo rapporto sulla provincia di Sassari sul divario tra uomini e donne.

La parità di genere è ancora molto lontana in Italia, così come in Sardegna. I dati sul divario tra uomini e donne lo dimostrano, anche a Sassari. Tuttavia, l’Isola ha divari inferiori al resto del Sud per quanto riguarda l’occupazione femminile. Un nuovo rapporto di Openpolis ha messo in luce quali siano i divari occupazionali tra uomini e donne, ovvero quale è la percentuale di scarto tra occupati del genere femminile e quello maschile.

Lo studio mette in evidenza come in Italia il divario occupazionale è del 17,3 nella fascia di età tra 25-49 anni. E’ soprattutto l’arrivo dei figli ad ostacolare l’occupazione femminile, spesso a causa di insufficienti servizi per l’infanzia (un altro studio ha messo in luce la presenza di asili nido nel territorio), ma anche la disparità nella cura dei figli, che spesso è sulle spalle delle madri. 32,1% delle donne tra 25 e 49 anni dedica oltre 50 ore a settimana alla cura dei figli in Italia. Per gli uomini della stessa età la quota scende al 7,2%.

Per quanto riguarda il gap occupazionale di genere, la Sardegna ha percentuali inferiori al resto del Mezzogiorno e più in linea al resto del Paese e alla media nazionale. Ci sono comuni del Sud, infatti, dove le donne sono solo il 30% degli occupati.

Un precedente studio di Openpolis ha messo in evidenza che è proprio la presenza maggiore di asili nido ad incentivare l’occupazione femminile e l’Isola ha buone percentuali di copertura, risultando vicino all’obiettivo Ue del 33% sebbene sia sufficiente per poter garantire una giusta copertura di servizi per la prima infanzia.

Sassari è una delle città con il gap occupazionale di genere più basso del Nord Sardegna ed è appena di 9,7 punti percentuali tra uomini e donne. Le donne occupate sono il 59,95% contro il 69,22% di uomini che hanno un lavoro retribuito. Banari ha il divario inferiore, di appena 4,74%. Il comune ha eccezione in quanto sono le donne più occupate degli uomini. A lavorare sono il 62,07% contro il 57,33%. Ma in Sardegna, come nel resto d’Italia, sono situazioni eccezionali. Molti paesi della Provincia di Sassari, infatti, hanno la caratteristica di avere un divario occupazionale tra uomini e donne molto elevato, in sfavore di queste ultime, con percentuali anche oltre i 15 punti.

Uno degli esempi è Porto Torres, dove il gap tra uomini e donne è del 18,62% superando anche la media nazionale. Qui gli uomini occupati sono il 71,46% contro il 52,84%. In alcuni paesi il divario occupazionale di genere va anche oltre il 20%. E’ il caso di Olmedo (21,18 punti), dove sono occupati 73,13% di uomini contro il 51,95% delle donne, sale addirittura al 26,63 a Romana, dove le donne occupate sono il 49,23% contro il 75,86% degli uomini. Ad Ardara è di 25,28 punti, con 58,72% di donne occupate contro l’84,00% degli uomini che hanno un lavoro retribuito. Ci sono paesi come Ittireddu, dove il gap arriva addirittura al 32,79. Le donne sono occupate solo nel 50,77%, mentre ad avere un lavoro retribuito sono il 83,56% degli uomini.

Nel Sassarese divari di genere superiori a gran parte del Nuorese.

I dati di molti comuni del Sassarese se messi a paragone con quelli della Gallura sono migliori per quanto riguarda il gap di genere occupazionale, anche se molti paesi hanno punteggi peggiori. A Olbia, ad esempio, sale a 14,89 punti di distanza rispetto ai 9,7 punti del capoluogo del Nord Sardegna. Nella città gallurese le donne però hanno un tasso occupazionale lievemente più alto delle sassaresi, ovvero del 60,20%. Sono però più gli uomini a trovare lavoro a Olbia rispetto che a Sassari. Nella cittadina della costa Nord Est gli uomini occupati sono il 75,09% contro il 69,22% dei sassaresi. Il gap di genere in Gallura è elevatissimo e raramente è inferiore a 13 punti. Solo Trinità d’Agultu ha un divario inferiore, anche nei confronti del resto del nord Sardegna: è di solo 7,68 punti. Ma è il Nuorese ad essere la provincia con gran parte dei comuni un divario di genere nel mondo del lavoro più basso: in molti paesi e città, compresa Nuoro, avere divari inferiori ai 7 punti percentuali è la norma. La Barbagia, infatti, è una subregione storicamente culla del matriarcato.

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