Il duplice omicidio di Porto Torres.
La difesa di Fulvio Baule, 42enne di Ploaghe ha fatto ricorso contro la condanna all’ergastolo per il reato di omicidio volontario dei suoi suoceri, uccisi a colpi d’ascia il 26 febbraio 2022 a Porto Torres e ferito anche l’ex moglie, Ilaria Saladdino.
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Gli avvocati del killer hanno presentato ricorso alla Corte d’assise d’appello contro la sentenza della corte d’assise di Sassari e hanno richiesto il riconoscimento delle attenuanti generiche, chiedendo una revisione della pena. La difesa chiede uno sconto di pena riconoscendo che Baule era fragile psicologicamente, sopratutto dopo la separazione dalla moglie, per paura di non rivedere i figli e dallo stress accumulato a causa delle incomprensioni con la consorte e delle liti familiari.
Nel processo di primo grado, invece, la Corte d’assise di Sassari, sulla base di una perizia psichiatrica, ha stabilito che baule era capace di intendere e volere al momento del duplice omicidio ed è per questo che ha ricevuto l’ergastolo, con isolamento diurno per un anno, interdizione perpetua dai pubblici uffici, decadenza dalla responsabilità genitoriale sui due figli e obbligo di risarcire le famiglie delle vittime.
I fatti.
La sera del 22 febbraio 2022, Fulvio Baule è arrivato nella casa di Porto Torres dove viveva l’ex moglie con i suoi genitori e ci fu una lite. L’uomo prese un’ascia dal bagagliaio e colpì alla testa il suocero Basilio Saladdino, uccidendolo sul colpo. In seguito ferì gravemente la moglie e uccise la suocera Liliana Mancusa, che morì dopo un mese in ospedale. Poi il 42enne scappò abbandonando i due figli gemelli che avevano assistito alla scena e si costituì ai carabinieri.