La partenza dei frati cappuccini da Sassari.
Dopo più di 400 anni, è in discussione la permanenza dei frati cappuccini a Sassari. Le voci su questa possibile partenza circolavano da diverse settimane e negli ultimi giorni sembrano trovare conferma. Il parroco, padre Isidoro De Michele, sarà trasferito nella diocesi di Oristano a partire da settembre, lasciando così vuota la parrocchia di San Francesco. Al momento non è ancora noto chi prenderà il suo posto. Tuttavia un documento riservato firmato dal padre provinciale Matteo Siro lascia pochi dubbi sulla situazione.
La riflessione del padre provinciale sulla parrocchia di Sassari.
“In questa riflessione generale, abbiamo per ora messo in atto quanto la Provincia discuteva, più o meno formalmente, da diverso tempo e cioè il ritiro della fraternità di Sassari, con la conseguente consegna della parrocchia al vescovo diocesano – scrive il padre provinciale -. Seppur la scelta sia stata dolorosa per quel che quella casa rappresenta per la Provincia, ci siamo sentiti di poter compiere questo passo, non solo per una necessità dovuta ai numeri attuali (ed in prospettiva), ma per il bene maggiore della fraternità, senza la quale nulla siamo nella Chiesa”.
La presenza eccessiva di tre conventi francescani.
“Venendo alle motivazioni ecclesiologiche, ci è sembrato che in una diocesi come quella di Sassari, consistente ma non popolosissima, la presenza di tre nostri conventi sia eccessiva, considerando anche la significativa realtà del carisma francescano ben rappresentato dai Frati Minori e dai Frati Minori Conventuali residenti in città. Inoltre, il sussistere della parrocchia è caratteristica che deve mettere in moto particolari attenzioni pastorali ed organizzative cui non sempre la Provincia è in grado di provvedere”, prosegue padre Matteo Siro.
Il trasferimento di padre Isidoro De Michele.
Padre Isidoro De Michele, ha ricevuto l’ordinazione a Olbia nel 2006 e ha trascorso oltre un decennio guidando con passione e dedizione la comunità della parrocchia di San Francesco a Sassari. L’annuncio del suo trasferimento in una parrocchia di Oristano è stato ricevuto con sentimenti contrastanti. Da un lato, c’è la consapevolezza che gli avvicendamenti sono una pratica normale nell’Ordine e che il suo servizio a Sassari è giunto alla sua conclusione naturale. Dall’altro lato, l’idea di non poter più contare sulla sua presenza nella parrocchia suscita tristezza. Padre Isidoro ha lasciato un segno nella Chiesa locale, grazie al suo impegno instancabile nel lavorare con e per la gente. Ha dimostrato una dedizione senza limiti nel portare avanti le opere di carità e nel sostenere i più deboli e bisognosi. Il suo grande cuore e la sua volontà di aiutare gli altri sono stati un faro di speranza per molti.
Un punto di riferimento, soprattutto per i giovani.
“Ho ricevuto davvero tanto, troppo: amore, stima, affetto. Spesso proprio nei luoghi considerati non luoghi, dove per alcuni non sarei mai dovuto essere, ho imparato e ricevuto. I ragazzi me ne hanno manifestato tantissimo – afferma padre Isidoro -. Nessuno me ne voglia, ma son stati loro il mio vero tesoro, quello più ricco e sovrabbondante; attaccati alla persona, mai al ruolo, diretti ed immediati, pur di essere e non apparire. La ‘mia’ parrocchia è stata la città, parrocchiano chiunque incontrassi, ovunque. Come frate cappuccino, frate del popolo, questo era il mio chiostro”.