Uccise i suoceri a Porto Torres, il killer: “Mia moglie non aveva paura”

omicidio Porto Torres

Fulvio Baule, accusato di duplice omicidio a Porto Torres, si difende.

L’uomo accusato dell’omicidio dei suoceri a Porto Torres e di aver tentato di uccidere l’ex moglie è apparso di nuovo davanti alla Corte d’Assise a Sassari. Fulvio Baule ha spiegato in aula del perché la moglie controllava le telecamere che aveva fatto installare in casa dichiarando che la moglie non lo faceva perché si sentiva in pericolo.

Il difensore di Fulvio Baule, l’imputato accusato di aver ucciso i suoceri e di aver aggredito la moglie, ha richiesto di poter intervenire durante il processo in corso alla Corte d’Assise a Sassari. Baule, aiutato dall’avvocato Lucchi, ha dichiarato che la videosorveglianza installata in casa era sempre attiva e la moglie controllava le telecamere per vedere cosa faceva lui e cosa portava via dalle case.

In particolare, Baule ha affermato di aver portato via dai regali ricevuti dai bambini per il battesimo “perché mi ero accorto che lei aveva preso dei miei documenti per consegnarli all’avvocato”. Poco prima, in aula erano apparsi i comandanti delle Stazioni dei carabinieri di Ploaghe e di Codrongianos, intervenuti la sera del 20 ottobre 2021 dopo una segnalazione della sorella di Ilaria Saladdino, preoccupata perché mentre parlava al telefono con la donna aveva sentito il marito urlare contro di lei. Le testimonianze della dirigente dei Servizi sociali del Comune di Ploaghe e del parroco del paese non avevano evidenziato situazioni di pericolo imminente all’interno della famiglia, nonostante le tensioni. Il processo è stato posticipato al 9 gennaio 2024 per le deposizioni degli ultimi testimoni della difesa.

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