Un grande mercato illegale di ricci di mare ad Alghero: 25 persone indagate

Le indagini.

Tredici mesi di complesse indagini ad Alghero hanno portato alla luce una vera e propria associazione a delinquere avente come finalità quella di prelevare, trasformare e commercializzare illegalmente un’incalcolabile quantità di ricci di mare e della relativa polpa.

L’operazione, strutturata attraverso l’esecuzione di lunghi periodi di osservazione e appostamenti, grazie anche alla preziosa collaborazione della Guardia di finanza Alghero, di verifiche ed ispezioni condotte in mare, ai punti di sbarco, nonché presso i centri di certificazione e distribuzione del prodotto, ha permesso di accertare un’articolata rete asservita al traffico illegale di echinoidei causando, nel tempo, un rilevante danno alla risorsa ittica che, soprattutto negli ultimi anni, è al centro di accesi dibattiti tra i diversi operatori del settore e le autorità locali.

Dal mare fino al ristorante: come funzionava il mercato illegale dei ricci di mare ad Alghero

Si calcola che, per ogni stagione, il mercato nero dei ricci di mare, esteso a livello nazionale, può aver prodotto un giro d’affari di diverse centinaia di migliaia di euro. In un solo mese di attività investigativa, per esempio, peraltro un periodo in cui notoriamente la resa dei ricci è minima, un pescatore professionale aveva la capacità di commercializzare oltre 270 chili di polpa (circa 75.000 ricci), per un ricavo che si aggirava intorno ai 40.000 euro. Nel mese di maggio 2019, secondo le indagini degli investigatori, sono stati lavorati illegalmente circa 600 chili. di polpa (circa 200.000 ricci), che hanno fruttato ingenti guadagni e procurato danni incalcolabili all’ecosistema marino.

Nella rete degli uomini delle Fiamme Gialle e della Guardia Costiera sono finiti sei pescatori professionali ed altrettanti abusivi della zona algherese, oltre ai titolari di sei ristoranti della città del corallo nonché molteplici acquirenti provenienti anche da fuori Regione. In tutto sono 25 25 soggetti di tutta la filiera indagati a vario titolo perché, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso ed in tempi diversi, in concorso fra loro e previo accordo, si sono associati allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti di corruzione e di frode nell’esercizio del commercio.

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