Liste di attesa e problema radioterapia a Sassari: il caso in Regione

La discussione in commissione Sanità.

La Commissione sanità, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo), ha sentito in audizione il commissario straordinario dell’Ats, Giorgio Steri, il direttore generale facenti funzioni della Aou di Sassari, Nicolò Orrù, e i dirigenti medici Fiorenzo Delogu e Sergio Pili.

Il consigliere Antonello Peru (Udc Cambiamo) ha ricordato al direttore della Aou di Sassari che le criticità su cui la Commissione aveva chiesto di avere risposte erano soprattutto quelle relative alla radioterapia, alle coronografie e alle colonscopie, prestazioni salvavita. Peru ha ricordato a Orrù che a Sassari sono stati registrati “92 casi di sangue occulto positivi che avevano colonscopie fissate per ottobre, novembre o dicembre 2020”. Il consigliere ha poi sottolineato anche il problema della radioterapia, che vede pazienti costretti ad andare fuori Sardegna, con disagi per i malati e costi per la Regione. Problema condiviso anche dal consigliere Antonio Mundula (FdI). Orrù ha annunciato di aver predisposto una convenzione per la ripresa dello screening del colon retto, insieme anche a quello mammografico e della cervice uterina, liberando così le liste d’attesa per i pazienti nei quali è stato riscontrato il sangue occulto.

Per quanto riguarda la radioterapia, Orrù ha spiegato che è necessario un adeguamento tecnologico, in quanto l’acceleratore lineare è vecchio e, spesso, richiede manutenzione, comportando così lo slittamento delle terapie e l’allungamento delle liste d’attesa. E’ disponibile un finanziamento ministeriale per 3 milioni di euro destinato a Sassari, ma i tempi, secondo Orrù, non sono adeguati alle esigenze del territorio e dei pazienti. Il direttore ha affermato di aver chiesto lavori e strumentazione per poter effettuare la tomotherapy per un valore di 7 milioni euro, e ha sottolineato che l’Aou avrebbe anche bisogno di un milione di euro per i lavori della Rianimazione e 4-5 milioni per garantire le attività di endoscopia digestiva. Complessivamente, ha affermato Orrù, all’Azienda servirebbero 35 milioni di euro.

Il consigliere Peru ha definito “devastante” quanto esposto dal direttore Orrù per quanto riguarda la radioterapia e non rassicuranti gli interventi per abbattere le liste d’attesa delle colonscopie. Il consigliere di Udc Cambiamo ha esortato il direttore a valutare altre possibilità organizzative per far fronte a queste situazioni guardando alle buone pratiche di altre regioni, come il Veneto e l’Emilia Romagna. Sul tema sono intervenuti anche i consiglieri Mundula (FdI) e Annalisa Mele (Lega), la quale ha proposto di verificare se il Mater Olbia possa supportare Sassari per quanto riguarda la radioterapia e le colonscopie. Mundula ha, inoltre, sottolineato se non sia meglio affittare la tecnologia robotica piuttosto che acquistarla, pur ritenendola imprescindibile per una sanità moderna ed efficace. Una considerazione, quella del consigliere, che si basa sul fatto che il progresso tecnologico è celerissimo e rende domani obsoleto ciò che oggi è all’avanguardia.

I commissari hanno affrontato, poi, il problema delle commissioni mediche. Per quanto riguarda la commissione per gli invalidi civili il problema, ha spiegato Delogu, è legato alla riduzione del personale, ma è in via di risoluzione. Restano invece le criticità per quanto riguarda la commissione per le patenti speciali a causa dell’assenza del medico militare. Delogu ha affermato che l’Ats è in attesa di una risposta da parte del Comando della Brigata Sassari per attivare una collaborazione. 

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