Piazza Santa Caterina a Sassari trasformata in un tappeto di bottiglie vuote

Le bottiglie abbandonate in piazza Santa Caterina a Sassari.

“Peggio dei Candelieri”. Così Marino Pala, operatore ecologico di zona nel centro storico di Sassari, commenta, alle 5 di stamattina, la distesa di bottiglie che tappezzano piazza Santa Caterina. Uno spettacolo di tutti i giorni, aggiungono i presenti, che però questa notte ha raggiunto un risultato impensabile pure per la zona.

Oltre mille le bottiglie abbandonate tra il sagrato della chiesa, la piazza, le panchine, i cestini stracolmi, le rientranze degli edifici comunali. Cinque gli operatori coinvolti per lo spazzamento e la pulizia, quattro i mezzi usati per liberare in circa due ore lo spazio preda, la scorsa notte, di un nutrito ritrovo alcolico. Per lustrare e ammortizzare l’odore di birra e vino, infine, il passaggio della lavastrade. Una vera e propria task force, che sottrae forze ad altre aree della città.

“È un’indecenza – tuona Antonello Sassu, assessore all’Ambiente – abbiamo dovuto spostare gli operatori da altre aree per porre rimedio a questa inciviltà”. E se l’episodio, per quanto grave, ripropone una routine per la piazza, stavolta la risposta istituzionale non sarà la stessa. “Chiederò al sindaco provvedimenti durissimi. Non è possibile continuare così. Non c’è nessuna considerazione né per i lavoratori né per gli abitanti”. Dito puntato contro gli esercizi commerciali, riferisce Sassu, che vendono le bottiglie, oltre gli orari consentiti, contravvenendo all’ordinanza sindacale. Attese a breve quindi alcune misure per evitare il ripetersi di quel che è accaduto stanotte.

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