L’omicida di Porto Torres in carcere: “Non ricordo più nulla”. Gravi l’ex moglie e la suocera

In carcere l’omicida del suocero a Porto Torres.

Non ricorda nulla Fulvio Baule, il 40enne che sabato sera, a Porto Torres, ha ucciso con un’accetta l’ex suocero e massacrato con lo stesso strumento l’ex moglie, dalla quale si era separato recentemente, e l’ex suocera. L’omicida, che lo scorso 26 febbraio ha confessato l’omicidio, resta chiuso nel carcere di Bancali. Convalidato l’arresto e rigettata dal giudice per le indagini preliminari la proposta dell’avvocato Nicola Lucchi, che aveva chiesto la misura di detenzione domiciliare.

Le accuse.

Baule è accusato di omicidio aggravato e duplice tentato omicidio. Ascoltato in videoconferenza, davanti al gip, Sergio De Luca, ha affermato di non ricordare molto, se non di aver colpito il suocero, Dino Saladdino. Buio totale, invece, per quanto concerne l’ex suocera e l’ex moglie. Confermati, altresì, i rapporti tesi tra l’omicida e i familiari della ex, ricordando soprattutto l’episodio del battesimo dei gemelli, quando Baule e Saladdino si scontrarono brutalmente.

La ricostruzione dell’omicida.

Dalla ricostruzione personale dell’uomo, è emerso che sabato sera sarebbe arrivato nel centro turritano per riaccompagnare i gemelli. L’ex moglie, visto l’uomo, lo avrebbe aggredito verbalmente a causa del ritardo. Da lì la discussione degenerata in tragedia.

La perizia psichiatrica.

Nelle prossime ore l’avvocato chiederà l’incidente probatorio al fine di ottenere una perizia psichiatrica per l’assistito. Nel frattempo Baule resterà in carcere a Bancali, in attesa degli sviluppi giudiziari, legati a doppio filo con le condizioni dell’ex moglie ed ex suocera che, stando a quanto trapela, potrebbero essere risvegliate questa sera dal coma farmacologico.

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