Passaporto sanitario per i turisti, la Sardegna conferma. Decisivo il tavolo con il governo

Il governatore Solinas parla dell’estate.

“La Regione Sardegna ha ben chiaro cosa fare per tutelare i sardi, i turisti che vorranno arrivare e il sistema economico. Abbiamo ben chiaro cosa dobbiamo fare”. Il governatore della Regione Sardegna Christian Solinas rompe gli indugi in merito alle polemiche relative alla sua proposta di passaporto sanitario per arrivare sull’isola nel corso della prossima estate.

 “Quest’anno noi intendiamo offrire ai turisti che vorranno venire, oltre alle nostre bellezze, anche una situazione di sicurezza quasi unica al mondo, questo, però, non vuol dire immunità – prosegue il governatore -. Nessun pensa che il passaporto sanitario sia una patente di immunità, ma uno strumento che serva ad accogliere al meglio i turisti in Sardegna e a tutelare chi c’è già”.

“Altre zone nel mondo si stanno muovendo in questo senso e questo modo di agire non è una chiusura – spiega Solinas -. Le Canarie si stanno muovendo nel senso di un passaporto digitale con tutte le informazioni relative al turista, sin dalla prenotazione, e che lo seguirà in tutte le fasi che lo interessano. Noi, rispetto a loro, chiediamo una modalità con meno burocrazia. Una cautela”.

“Il test di negatività che chiediamo vogliamo che possa essere realizzato liberamente in tutta Italia, non ci interessa chi lo faccia o dove, ma che la persona che arriva ci certifichi la sua negatività in quel momento – prosegue -. Vedere arrivare 2milioni e mezzo di persone senza alcun controllo non possiamo permettercelo e chiediamo al governo che il cittadino possa eseguire il test in sicurezza e ad un prezzo contenuto che non graverà sul turista, ma verrà riassorbito da un bonus regionale”.

 “Noi abbiamo fatto la nostra parte proponendo un metodo per garantire le riaperture in sicurezza, se il governo o qualche scienziato che va nelle trasmissioni televisive ha proposte alternative ce le faccia avere. L’unica alternativa, fino ad ora proposta, è il liberi tutti e noi non lo accettiamo”.

“Il tema della certificazione della negatività non è un problema solo della regione Sardegna, è un argomento che il mondo dovrà affrontare e che, quindi, anche l’Italia dovrà affrontare – conclude Solinas -. Se lo Stato non ci permetterà di porlo in essere abbiamo già preparato due scenari alternativi, una app o una autocertificazione, che permetta l’arrivo del flusso turistico in sicurezza, così come dobbiamo garantire la presa in carico, qualora dovesse accadere qualcosa e dovessero presentarsi nuovi casi di positività”.

“La Regione Sardegna è affianco degli operatori turistici, non sono soli – conclude -. La nostra è una Regione che apre le proprie braccia al turismo. Investiremo per allungare la stagione a settembre”. Per venerdì, successivamente al concludersi della conferenza Stato Regioni, si attendono nuovi sviluppi su quella che sarà la strategia della giunta regionale per la prossima estate.

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