Alghero è prima in Italia per le pizze consegnate a domicilio

Il rapporto di Alghero con la pizza.

A livello nazionale è Alghero la città italiana dove sono state consegnate più pizze a domicilio. I sardi spendono oltre 300 milioni di euro per l’alimento italiano più amato nel mondo. “La crisi non sta fermando la voglia di gusto, originalità e tradizione ma le imprese soffrono il rincaro delle materie prime, dell’energia e del costo dei trasporti”, commentano Daniele Serra e Marco Rau di Confartigianato Imprese Sardegna. Nella speciale classifica geografica di Deliveroo, che tiene conto degli ordini di pizza sul totale del volume degli ordinianche lo scorso anno Alghero era la città che più di ogni ama ordinare la pizza a domicilio.

Domani, 17 gennaio, in tutto il mondo si festeggia il World Pizza Day, la festa mondiale della pizza; la giornata è stata istituita nel 2017, quando questa ha ricevuto il titolo ufficiale del Patrimonio mondiale dell’Umanità dal Comitato Unesco per la Protezione Culturale Immateriale. Fin dall’antichità, i pezzi di focaccia, condita con i salatini, servivano come un pasto semplice e gustoso per chi non poteva permettersi i piatti, o che era in viaggio.

“La pizza ormai è entrata a far parte della cultura gastronomica globale e oggi, sempre più, questo alimento racconta cultura e tradizione italiana in tutto il mondo – afferma Marco Rau, delegato di Confartigianato Sardegna per l’alimentare – quello del maestro dell’arte bianca è un lavoro che richiede consapevolezza, coscienza e studio: il pizzaiolo di oggi è molto più veloce a capire il mondo, e fa molta ricerca sulle materie prime, per offrire un prodotto gustoso e contemporaneamente anche più sano”.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, nel 2022 in Sardegna le pizzerie artigiane sono ben 1.519 (con oltre 3.500 addetti): nella vecchia provincia di Cagliari sono 786, nel nord Sardegna sono 465, a Nuoro 786 e a Oristano 75.

I sardi, nel 2021, hanno speso circa 300 milioni di euro per mangiare pizze, circa 410 euro per ogni nucleo familiare. La professione del pizzaiolo, anche nel 2022, si è riconfermata tra le più ricercate dal mercato e non ha risentito particolarmente la crisi del 2020, grazie alle modalità di asporto e consegna a domicilio. In Italia, ogni anno, vengono sfornati tre miliardi di pizze, per un giro d’affari di 15 miliardi di euro, con le cifre sono in perenne crescita. Nel periodo prepandemia, a livello italiano, il settore contava 150mila addetti, per un giro d’affari di 15 miliardi di euro in Italia e di almeno oltre 60 nel mondo.

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, che ha rielaborato il risultato di una indagine UnionCamere, gli ultimi dati dicono che la farina è aumentata del 33,8% tra ottobre-novembre 2021 e ottobre-novembre di quest’anno, l’olio Evo è cresciuto del 29%, quello d’oliva del 43,6%, quello di semi vari 16,6% e il burro del 23,5%.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, ha anche rielaborato i dati di una nota piattaforma di consegna ordini a domicilio, nel corso del 2021 gli ordini di pizza sono cresciuti del 70% rispetto al 2020. Tra i gusti preferiti, la classica margherita si conferma la regina delle pizze. Amata per l’essenzialità degli ingredienti, la tradizione e la semplicità nel gustarla, la classica pomodoro e mozzarella è in testa alle preferenze degli italiani. Seguono la diavola e la capricciosa, rispettivamente al secondo e terzo posto. In quarta posizione la marinara, mentre la margherita con mozzarella di bufala si colloca quinta. Seguono alcuni grandi classici come la Napoli, la wurstel e patatine, tanto amata soprattutto dai più piccoli, e la 4 formaggi. Chiudono classifica la salsiccia e l’ortolana.

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