Avviata la procedura di revoca dell’incarico per il garante dei detenuti di Sassari

Il presidente del consiglio comunale ha attivato la procedura di revoca del garante dei detenuti.

Futuro a rischio per il garante dei detenuti di Sassari. Questa mattina, a Palazzo Ducale, è stato avviato l’iter per la procedura di revoca di Antonello Unida dal ruolo per cui era stato eletto, in consiglio comunale, circa due anni fa. Ne dà conferma Giuseppe Masala, esponente del PD: “Stamattina, maggioranza e opposizione, si sono espressi a favore della revoca”.

Adesso Maurilio Murru, presidente del consiglio comunale, comunicherà ad Unida la decisione e si attenderà che il garante produca, entro venti giorni circa, le sue controdeduzioni che, a loro volta, andranno vagliate dagli organi consiliari. I passaggi burocratici condurranno a una votazione a scrutinio segreto, e se sì confermassero le premesse, Unida decadrebbe dall’incarico; di seguito la pubblicazione di un altro bando e la scelta di un nuovo nome. “Ma, al netto della burocrazia”, attacca Masala, “ci sono dei nodi politici da risolvere.

Il sindaco si assuma la responsabilità perché non poteva non sapere, come denunciano da noi più volte, dell’inadeguatezza di Antonello Unida“. Il rappresentante dem rincara la dose: “Coi suoi interventi sui social, in radio e alla tv un’intera comunità sassarese è stata derisa a livello nazionale “. Questa mattina è stata anche letta la relazione del direttore del carcere di Bancali, dottoressa Patrizia Incollu, che, tanto quella della Camera penale, conterrebbe degli appunti critici sull’operato di Unida. Intanto il garante, che ha dichiarato di non essere vaccinato e di volere che i tamponi gli siano elargiti gratis, è apparso oggi su La7 dopo le trasmissioni “Dritto e rovescio” e “La zanzara”.

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