Il movimento 5 stelle contro la visita di Salvini a Sassari.
Ancora polemiche sulle parole di Matteo Salvini sulla sicurezza nel centro di Sassari. Il ministro dei Trasporti e Infrastrutture ha detto che la soluzione per contrastare i reati nella città potrebbe essere l’intervento dell’esercito, in particolare della Brigata Sassari.
Anche il Movimento 5 stelle ha preso le distanze da quello che definisce uno slogan in periodo di elezioni elettorali. La consigliera regionale del M5s Desirè Manca ha dichiarato: “Se i problemi della Sardegna si potessero risolvere con gli slogan da parte di chi ci mette piede una volta ogni cinque anni a pochi giorni dalle elezioni questa sarebbe un’isola verdeggiante e felice – ha detto – Ma la storia ci insegna che in campagna elettorale i leader di centrodestra presentano soluzioni lampo per qualsiasi problema. Alcune “trovate”, però, dimostrano in maniera plateale che chi le pensa non conosce affatto l’argomento. Ieri il Ministro Salvini ha detto di voler coinvolgere la Brigata Sassari per ripristinare la sicurezza e la legalità nel centro storico di Sassari”.
La consigliera Manca si è rivolta al ministro ricordandogli che già da tempo si è stato chiesto dal M5s al governo regionale di centrodestra di mettere in campo interventi mirati per ripristinare la sicurezza urbana a Sassari. “Le elezioni erano lontane e le richieste di aiuto sono rimaste tali – ha precisato Manca -. Ho personalmente presentato una mozione, sostenuta dai colleghi di minoranza, per chiedere alla Giunta di finanziare una serie di azioni volte al contrasto della violenza urbana, in primis attraverso il finanziamento di progetti volti alla riqualificazione e alla rivitalizzazione delle zone più a rischio, a Sassari come in tutti i Comuni sardi che ne dovessero fare richiesta. Con questa mozione ho chiesto alla Giunta ad inserire nella legge Finanziaria un apposito capitolo di spesa denominato Sicurezza urbana”.
“Abbiamo chiesto – prosegue – l’attivazione di progetti legati al potenziamento dell’illuminazione pubblica e delle reti di videosorveglianza urbana; il potenziamento della dotazione organica di uomini e mezzi dei Corpi di polizia; la creazione di progetti volti alla riqualificazione e alla rivitalizzazione delle zone colpite da disagio legato ad episodi di violenza; progetti di integrazione scolastica; interventi mirati a favorire l’insediamento di attività commerciali e artigianali. Non siamo stati ascoltati. Ma sono convinta che per fermare il degrado, fermare l’escalation di violenza, per colpire la criminalità occorra partire da progetti mirati capaci di cambiare il presente nell’immediato ma in grado di cambiare anche il futuro di Sassari. Le soluzioni lampo, gli spot, invece nascono in campagna elettorale e muoiono il giorno dopo le elezioni”.