Siringhe abbandonate tra i cespugli, è emergenza droga a San Camillo

Siringhe e metadone vicino al villaggio San Camillo.

Emergenza droga nei dintorni del San Camillo di Sassari. A due passi dalla struttura dell’Azienda ospedaliero universitaria sono molti i segnali della tossicodipendenza. Siringhe, metadone, confezioni di medicinali, e altri rifiuti sono sparpagliati vicino alla pensilina dell’autobus alla portata della vista di chiunque e solo in parte nascosti dalla vegetazione. Uno scenario forse non nuovo ma peggiorato negli ultimi tempi. Tra le impressionanti immagini che meglio, o peggio, testimoniano il dramma di chi fa uso di droga quella di una siringa infilzata nel fusto di un albero a pochi metri dal capolinea dell’Atp.

Il panorama tossico registrato a San Camillo conferma il trend in crescita del consumo delle sostanze psicotrope su scala nazionale e regionale. Gli ultimi report in materia riferiscono di un incremento in particolare della vendita dell’eroina e, contestualmente, degli episodi di overdose. Un aumento che neppure la pandemia è riuscita a frenare ma, almeno a leggere la Relazione europea sulla droga 2021, ha contribuito invece ad amplificare, in particolare nel mercato delle benzodiazepine.

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