Cresce l’allarme per la variante Omicron, anche Sassari si prepara al rischio di una nuova ondata

Il rischio per la nuova variante in Sardegna.

La variante Omicron del coronavirus potrebbe ben presto arrivare in Sardegna. Perciò, per limitare il più possibile la diffusione, che sta preoccupando il mondo della medicina, si è deciso di innalzare l’allerta verso quanti arrivano nell’isola.

Scendono i casi.

Frenano, almeno per ora, i contagi nell’isola. Ieri il bollettino segnava 102 casi con un tasso di positività pari all’1,3%. In nessuno di questi è stata riscontrata la variante Omicron, ma resta lo stato di allerta. A confermarlo è stato l’assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu, che ha spiegato come per ora la situazione sia sotto controllo. Un importante contributo nel sequenziamento dei tamponi sta già arrivando dei laboratori dell’Aou di Sassari e Cagliari, che sono al primo posto in Italia con il 15,1%.

Le precauzioni.

L’ultimo ceppo preoccupa anche i sindaci. Pur non essendoci alcun caso della Omicron, in diversi centri dell’isola si è deciso di correre ai ripari con una serie di restrizioni. A Sorso il sindaco, Fabrizio Demelas, in accordo con l’Ats e il dirigente scolastico, ha stabilito la chiusura e messa in quarantena della scuola elementare Santa Maria, più diverse classi nella scuola primaria di via Azuni e la media Gerolamo Cappai. Analogo discorso a Macomer, dove il primo cittadino, Antonio Succu, ha disposto la chiusura di una scuola dopo che si è avuta la conferma di 15 positività tra i bambini e 3 insegnanti. Infine, a Luras, il sindaco, Mauro Azzena, ha emesso una ordinanza urgente, che prevede la chiusura entro le 23 di bar e altri locali pubblici, fissando 25 il numero delle persone che possono partecipare alle cerimonie funebri e non più di 6 clienti per volta negli esercizi commerciali.

La variante.

A dispetto di quanto parevano un primo momento, la variante non appare più aggressiva dal punto di vista clinico, ma più contagiosa. Per questo si temono possibili cluster tra i non vaccinati. Secondo Donato Greco, epidemiologo di fama internazionale del comitato tecnico-scientifico, il virus a Rna a singola elica, com’è il coronavirus, è tra i più fragili perché nel riprodursi commette degli errori e così facendo muta. In questo caso se ne contano 32, cosicché ci si trova di fronte ad un qualcosa di nuovo. Il vaccino può contrastare la variante, poiché non è detto che la Omicron sfugga agli anticorpi.

Inoltre, secondo uno studio del presidente della South African Mediacal Association, Angelique Coetzee, il nuovo ceppo, che non è stato rilevato negli individui vaccinati, provoca una malattia mite, senza sintomi evidenti, con stanchezza e dolori muscolari, ma senza perdita del gusto e dell’olfatto, talvolta con un po’ di tosse.

Stop ai voli.

Gli ambasciatori dei 27 paesi membri del Consiglio Europeo hanno concordato sulla necessità di bloccare i voli in arrivo dalle aree australi dell’Africa. Discorso che riguarda anche l’Italia, che ha già stoppato l’ingresso a chi nelle ultime due settimane in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia e Swatini.

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