Pagamenti della pubblica amministrazione, Sassari la migliore provincia in Sardegna

I comuni della provincia di Sassari i più virtuosi.

I Comuni della Sardegna si confermano tra i più veloci in Italia nel saldare le fatture alle imprese. Nel primo semestre 2019, le Amministrazioni locali sarde, infatti, hanno pagato oltre 496 milioni di euro di lavori pubblici verso i privati con una media di 30 giorni.

E’ questo ciò che emerge dall’ultima analisi sui “Tempi di pagamento dei Comuni nel I semestre 2019”, realizzata dall’Osservatorio per le PMI di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Mef dei primi 6 mesi dell’anno appena concluso.

Analizzando la velocità di pagamento dei 375 Comuni isolani, ben 242 pagano entro i 30 giorni (il 64,5%), 124 entro i 60 giorni (il 33,1%), 8 arrivano a 90 (2,1%) e solo 1 tocca i 180 (0,3%).

Con sole 24 giornate di attesa, ben 6 sotto il limite imposto dalla Direttiva Comunitaria sui pagamenti , che impone infatti 30 giorni come termine ordinario di pagamento per tutti i settori della PA, i paesi della provincia di Sassari sono i più virtuosi; seguono quelli del Sud Sardegna con 29 di media, Nuoro con 32 e Oristano e Cagliari con 35.

Per ciò che riguarda l’ammontare saldato, in testa Sassari che ha regolato fatture per oltre 162milioni di euro; segue la provincia di Cagliari con 118 milioni di euro, il Sud Sardegna per 104, Nuoro per 63 e Oristano per 45.

“La velocità media dei pagamenti che abbiamo rilevato è positiva – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – ma sono ancora tanti gli imprenditori sardi che ricevono ciò che dovrebbero oltre i 30 giorni, costringendoli ad attingere da risorse proprie o, peggio, ad indebitarsi con il sistema bancario. Per questo è necessario sostenere quelle Amministrazioni Locali (il 36%) che non riescono a rispettare i termini della Direttiva”.  “Al di là dei dati positivi – continua Matzutzi– la nostra proposta è chiara: è sempre più necessari la compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese fornitrici della stessa PA”.

E l’Italia, dove la situazione non è affatto omogenea da questo punto di vista, resta anche tra i fanalini di coda in Europa per peso sull’economia dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche. Debiti che incidono per ben 3 punti di Pil, quota quasi doppia rispetto all’1,6% della media europea. Uno spread che si assorbirebbe se venisse adottata la proposta di Confartigianato di compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della PA verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese.

“E’ necessario impegnarsi affinché tutti paghino entro i termini stabiliti per Legge – conclude il Presidente di Confartigianato Sardegna – le nostre imprese artigiane non possono permettersi il lusso di attendere il saldo delle fatture oltre il dovuto anche perché a loro volta sono tenute a rispettare il calendario dei vari pagamenti e contributi che devono versare allo Stato. Abbiamo tanti esempi virtuosi di Comuni che saldano tutto con largo anticipo: quindi si può fare”.

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