Pastori e artigiani del formaggio da generazioni: Agnese Cabigliera custode delle tradizioni

Sono la quarta generazione di una famiglia di pastori, artigiani del formaggio. “Quello che prima mio nonno, e poi mio padre, hanno preservato nel tempo, sono gli strumenti utilizzati e la tecnica di lavorazione a latte crudo. Questo ci consente ancora oggi, di mantenere immutata la biodiversità della microflora presente nel latte, conservando così, le caratteristiche organolettiche e nutritive che donano ai nostri formaggi, gli aromi e i profumi delle essenze dei nostri pascoli. Siamo Custodi dei saperi di un tempo, diamo forma ai sapori autentici”.

Si racconta e si presenta con queste parole, Agnese Cabigliera, giovane agronoma sarda con una borsa di studio in America, che sceglie, con consapevolezza e fierezza di tornare a casa, a Ozieri, “per portare avanti il lavoro dei miei genitori. Mia madre è sempre stata la mia guida, la mia sicurezza, colei che fin da bambina, mi ha insegnato che non esistono cose da maschio e cose da femmina, ma che l’impegno e la dedizione sono gli strumenti necessari per fare tutto ciò che si desidera, arrivando a realizzare i propri sogni”. Una bella lezione di parità di genere.

Ascoltare la sua storia e quella dell’azienda di famiglia è come scrivere una “storia archetipica”, come dice Robert McKee, nel suo libro Story, perché si porta alla luce un’esperienza umana universale, per poi esprimerla nei termini di una specificità culturale unica nel suo genere. Si creano ambientazioni cosi rare che i nostri occhi si godono ogni dettaglio. E i dettagli della storia di questa azienda agricola familiare sono stati ben raccolti anche dal team di Instagramers Sardegna, che, con i loro racconti fotografici, hanno dato stile personale e forma al progetto #serataincampagna, che si è svolto lo scorso anno: un’esperienza autentica, di salvaguardia di una identità culturale e sociale che si sta perdendo.

“Abbiamo pensato di aprire le porte della nostra azienda agricola – spiega Agnese – creando un percorso in cui vi accompagneremo nei nostri campi per farvi conoscere da vicino le nostre coltivazioni e i nostri animali. Potrete chiamare per nome le nostre vacche e osservare le timide pecore, provare a realizzare le nostre Paneddas, durante il laboratorio caseario”.

L’obiettivo di Agnese e di Giacomo, suo marito E veterinario fresco di laurea, è quello di fare arrivare le persone in campagna, accompagnarle attraverso il racconto dei rituali e delle pratiche del mondo agropastorale, renderli attori di un reale processo di salvaguardia e valorizzazione delle tradizioni, del territorio, preservando la biodiversità dei pascoli e dei prodotti, attraverso un modello multifunzionale tradizionale ad alto contenuto innovativo.

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