Padel e disabilità, un progetto a Porto Torres per l’inclusione

PadelAbile

Il progetto PadelAbile a Porto Torres.

Il Padel riparte da Porto Torres con l’inaugurazione del progetto PadelAbile, che intende abbattere ogni tipo di barriera, sia essa fisica, di comunicazione o sociale; promuovere la cultura del benessere e del movimento fra tutte le fasce di persone “fragili”. L’inaugurazione si è tenuta oggi, presso la sede della “Eventi Sardegna Padel” di via Ponte Romano.

Il progetto PadelAbile rappresenta una importante occasione di inclusione, coinvolgimento e miglioramento in rapporto all’affinamento dell’autonomia personale. A fine incontro è stato inoltre ratificato il protocollo operativo per l’implementazione del progetto, già attivato in fase pilota a giugno 2022 dall’Asd “A Tutto Padel” e la Cooperativa Sociale “EduPè”. Il progetto è sostenuto grazie a una campagna di raccolta fondi di privati e attraverso eventi itineranti (tornei di Padel) cui si collega una lotteria dedicata alla raccolta fondi.

Presenti al tavolo la vide sindaca del Comune di Porto Torres e assessora alle Politiche Sociali e Sport, Simona Fois, il presidente della Asd A Tutto Padel Antonello MarongiuMaria Grazia Sias (presidente Cooperativa EduPè), gli istruttori Giuseppe Cardin e Alessandro Meloni, la referente del Dsmd (Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Zona Nord di Sassari) dottoressa Giorgia Coni e il referente dell’Istituto di istruzione superiore “Paglietti” di Porto Torres, il dirigente scolastico Daniel Taras.

Come Amministrazione comunale siamo davvero felici di essere qui – ha detto l’assessora Fois -. Progetto molto interessante, in linea con la lunga tradizione di questa città. Collaborazione tra enti del terzo settore, servizi sociali e sport è radicata a Porto Torres, vedi progetti Albatros nel nuoto e Filippide nella corsa. Aggiungere il padel a questo panorama di opportunità arricchisce ulteriormente la comunità. Lo sport primo elemento di inclusione”.

Nasciamo nel 2021, in piena pandemia – ha detto il presidente dell’associazione, Antonello Marongiu -. Coltivavamo parallelamente sempre più l’idea che il padel potesse essere davvero sport per tutti, senza alcuna distinzione. Attraverso l’organizzazione di piccoli tornei abbiamo fatto qualcosa che si è rivelata per davvero per tutti, al di là di pregiudizi limiti o barriere. L’incontro con EduPè ci ha permesso di iniziare un nuovo percorso. Una scommessa: il fiore è sbocciato, e siamo qui oggi a vederlo crescere. A Porto Torres ,con Giuseppe Cardin e Alessandro Meloni, è un anno che lavoriamo sul progetto. In tal senso colgo l’occasione per ringraziare chi ci ha sostenuto e chi ha permesso che oggi tutto questo potesse accadere: Eventi Padel Sardegna e il Comune di Porto Torres, il Comune di Sassari e lo Sporting Padel, il Comune di Ossi e la locale società di Padel. Un grazie particolare va poi alla società Sassari Latte Dolce: ha sposato appieno il nostro progetto, ci darà una casa in cui proseguire nello sviluppo di questo importante progetto”.

“Nasciamo nel 2018, siamo operativi su Sassari, in Anglona e a Porto Torres – dice Maria Grazia Sias -. Cerchiamo di rispondere con servizi educativi a bisogni di ragazzi e famiglie che in post pandemia sono in forte difficoltà. Un anno fa quando A tutto padel ci ha proposto il progetto, lo abbiamo sposato con grande entusiasmo, e lo portiamo avanti con tantissimo entusiasmo. Sta crescendo. Iniziato piano piano, poi abbiamo coinvolto il Dsdm e continuiamo a crescere grazie alla partnership con il Paglietti. I ragazzi seguiti da istruttori e da educatori professionali, chiari i benefici fisici e psicologici”.

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