Porto Torres celebra Francesco Falchi con l’intitolazione della scalinata di San Gavino

L’iniziativa a Porto Torres.

Una giornata per ricordare Francesco Falchi, protagonista indimenticato della musica popolare sarda. Il prossimo 13 agosto l’amministrazione comunale ha organizzato due eventi in memoria del cantadore turritano: di mattina l’intitolazione della scalinata del muraglione di San Gavino e di sera, nei giardini pubblici di fronte alla Basilica, una tappa del Festival A Manu Tenta, storica rassegna itinerante dedicata alla musica e alle tradizioni sarde. L’evento è stato promosso con la collaborazione del tenore Francesco Demuro, che sarà anche ospite d’onore dell’evento serale, condividerà la direzione artistica dell’evento insieme a Giuliano Marongiu, promotore della cultura sarda nel mondo.

La giornata inizierà alle 10 e 30, alla base della scalinata del muraglione di fronte alla basilica San Gavino. Nel corso di una piccola cerimonia verrà scoperta la targa in memoria di Falchi. La manifestazione serale sarà articolata in due parti distinte e ben strutturate: la prima sezione dello spettacolo vedrà protagonisti il Gruppo Incantos formato da ballerini professionisti, le cantanti Laura Spano e Maddalena, I B – Brothers (Alberto e Domenico Bazzoni), i musicisti Roberto Tangianu (launeddas) e Peppino Bande (tastiera, organetto, fisarmonica) e i Gruppi Folk San Giorgio di Usini e associazione Intragnas di Porto Torres. Madrina della serata sarà Anna Maria Puggioni, regina indiscussa del canto sardo. Per omaggiare il cantadore Francesco Falchi, la seconda parte dell’evento proporrà un’intera sezione dedicata all’arte che meglio ha interpretato, con il coinvolgimento di alcuni protagonisti del canto logudorese: Antonio Porcu, Gianni Denanni accompagnati dai musicisti Graziano Caddeo (fisarmonica) e Tony Masia (chitarrra).

Nel rispetto delle restrizioni anti-covid, l’ingresso sarà libero solo a chi possiede il green pass e fino a esaurimento dei posti a sedere.

Scheda su Francesco Falchi.

Il “cantu a chiterra” è una tipica forma di canto monodico in lingua sarda accompagnato con la chitarra. Questo canto tradizionale è diffuso soprattutto nella parte nord dell’isola; in particolar modo nel Logudoro, Goceano, Planargia, in Gallura e in Anglona. A Porto Torres “lu cantu a chiterra” è sempre stato presente a “La Festha Manna”, come evento insostituibile, la sua importanza non risiede nella manifestazione culturale in sé, bensì nella ricchezza di conoscenze e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra. Ed è in una di queste occasioni, e precisamente il 22 giugno del 1974, che Francesco Falchi esordisce sul palco per disputare quella che fu la sua prima gara, incoraggiato da amici del comitato organizzatore che conoscevano e apprezzavano le sue doti canore. Fu un grande successo, da quel giorno si sono moltiplicate le sue presenze nei grandi eventi ed è aumentata la sua popolarità sino quando non è divenuto per tutti un’icona della musica popolare sarda.

Infatti, Francesco Falchi è stato forse l’unico esecutore di “canto a chitarra” al quale, per i suoi meriti, gli sono stati resi dei tributi in vita con manifestazioni che hanno richiamato i migliori artisti del canto sardo. Francesco Falchi è stato un protagonista della musica sarda per oltre trent’anni, le sue prestazioni canore sono state apprezzate da un vasto pubblico in Sardegna, ma anche all’estero. Nel 1974 a Ozieri gli venne assegnato un importante riconoscimento “L’Usignolo d’oro della Sardegna”. Al culmine del suo successo, a Porto Torres, nel corso di una serata indimenticabile, gli fu conferito un il “Premio alla carriera”. Francesco Falchi era nato 20 luglio nel 1939 ad Ardara in una famiglia che ha nel sangue e nel DNA la passione per la musica e per il canto, anche suo fratello Agostino è stato un cantadores, e Francesco già da piccolo ha mostrato una forte passione per il canto logudorese. Si dice che per lui la propensione al canto fosse una qualità naturale, come la grande passione per la musica tradizionale e la poesia logudorese. Le sue doti canore si distinguevano perché possedeva una voce limpida e potente, ed è per questo che Francesco Falchi è annoverato tra gli artisti più apprezzati e celebrati della scena dei cantadores sardi.

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