Anche a Sassari gli scioperi degli studenti per l’ambiente

La settimana contro il cambiamento climatico.

Iniziano gli scioperi degli studenti, in Italia come in tutto il mondo, contro il cambiamento climatico. Fridays for Future, il movimento lanciato dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, è già da mesi attivo in Sardegna e ha ripreso le sue attività nelle piazze, pur non essendosi mai fermato neanche durante i mesi estivi con una forte presenza social.

Erano una dozzina ieri i ragazzi del gruppo locale di Sassari che hanno occupato il marciapiede di via Roma antistante al Museo Sanna. Corde legate a formare cappi penzolano dai piccoli alberelli del salotto buono della città e il messaggio è chiaro: l’assenza di politiche ambientali e la non curanza di tali argomenti costituiscono un suicidio per l’intera umanità.

Ma se i simboli sono stati chiari lo sono state forse ancora di più le parole: “State attenti che noi voteremo” è l’avvertimento che campeggia su qualche cartello, mentre altri puntano sui giochi di parole ed espressioni comuni sia in inglese che in italiano come “Abbiamo l’acqua alla gola” o “CO2 is in the air” (la CO2 è nell’aria) fino a “Siamo stanchi di respirare i vostri errori”

La manifestazione ha dato il via alla settimana per il clima che si chiuderà il sabato successivo 27 settembre con lo sciopero mondiale per il clima convocato a Sassari in piazza castello per le ore 9 e che coinciderà quest’anno con il festival dei ricercatori Uniss avviando la collaborazione tra l’università e la realtà sociali impegnate nelle tematiche ambientali.

Condividi l'articolo