I promotori del No al referendum espongono a Sassari le loro ragioni: “Non tagliate la democrazia”

I promotori del No al referendum.

Sala Angioy gremita, ieri sera a Sassari, per il dibattito tra i promotori del No al referendum. All’iniziativa, svoltasi all’interno del Palazzo della Provincia, hanno preso parte anche alcuni sostenitori del Sì. Tra i più importanti, il deputato del Movimento 5 Stelle, Ettore Licheri, e il presidente del Consiglio comunale di Sassari, Maurilio Murru.

“Diciamo no al blocco della riduzione dei parlamentari, che porterebbe solo ad una drastica diminuzione di rappresentatività in Sardegna. I seggi alla Camera subirebbero una riduzione dagli attuali 17 ad 11 deputati. I seggi al Senato, invece, passerebbero dagli attuali 8 a soli 5 senatori – hanno affermato dal comitato del No -. Con la nuova legge elettorale i senatori non verrebbero più eletti, ma nominati eliminando le voci più critiche di opposizione. Non si può risparmiare sulla democrazia. Si può invece, e si deve, mettere argine a quelle uscite ingiustificate di denaro pubblico che permetterebbero un risparmio reale e con molti più zeri”.

I promotori del No hanno sintetizzato in 7 punti le loro ragioni. Il primo riguarda il no al taglio della rappresentanza, così come alle soglie di sbarramento definite “occulte”. Un ulteriore no riguarda il rafforzamento della partitocrazia e l’influenza delle lobby. Ma anche per quanto riguarda l’inefficienza delle Camere, la perdita di legittimazione democratica e ultima, ma non meno importante, il rischio di un conflitto extraparlamentare che porterebbe un risparmio irrisorio.

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