Semafori sonori, il sindaco di Sassari risponde alla piccola Roberta

Il sindaco di Sassari Campus risponde alla bambina non vedente sui semafori sonori.

Il sindaco di Sassari risponde a Roberta. Nei giorni scorsi la bambina non vedente si era rivolta in video, su Facebook, al primo cittadino chiedendo perché in città non esistano i semafori sonori. Un appello rinnovato, peraltro, perché la piccola aveva già pubblicato sui social a marzo una richiesta sullo stesso problema. Dopo due mesi arriva la risposta, scritta, di Campus sul proprio profilo. Il leader civico, motivando il ritardo, precisa di non aver ricevuto prima la comunicazione.

D’altra parte, spiega, “non ho molto tempo da dedicare ai social”. L’impegno del sindaco è tutto rivolto ai problemi della città e anche alla “carenza grave” richiamata da Roberta e da tutti i ciechi e gli ipovedenti. Ma, così come sottolineato nell’ultimo consiglio comunale, la realtà è che “non abbiamo soldi.” E non per mancanza di impegno né di sensibilità. Campus ricorda infatti, in merito al secondo aspetto, la sua opera di chirurgo a favore dei più deboli e dei bambini, anche in villaggi molto poveri dell’Africa.

La buona volontà però non basta ed è “difficile trovare risorse”, nonostante tutti, nell’amministrazione comunale, remino in questo senso, anche se, rimarca, “chi più chi meno per la verità”. Eppure il sindaco si sente di poter fare una promessa: la città che lascerà alla fine del suo mandato sarà migliore di quella trovata. “E mi dà”, conclude rivolgendosi a Roberta,  “ancora più determinazione sapere che lo sarà anche per te.”

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