La lite familiare a Valledoria ha portato padre, figlio e compagna del figlio in tribunale.
Nel 2020, una lite familiare a Valledoria sarebbe culminata in in un’aggressione, da parte di un 40enne di e della sua compagna, nei confronti del padre dell’uomo, un 62enne. In seguito all’episodio, i due furono denunciati con le accuse di lesioni e minacce.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la discussione tra i tre sarebbe degenerata in un alterco violento. Il figlio, in preda alla rabbia, avrebbe afferrato per il collo il padre, sbattendolo contro un muro e colpendolo con un pugno al volto, causandogli la rottura della dentiera. Durante la lite, sarebbero volate anche minacce esplicite da parte della coppia nei confronti dell’anziano, con frasi intimidatorie che avrebbero fatto temere ulteriori ritorsioni.
La situazione è precipitata ulteriormente quando la vittima, nel tentativo di divincolarsi, ha colpito la nuora con una manata sulla spalla, provocandone la perdita di equilibrio e alcuni graffi al braccio. Questo episodio ha portato l’uomo a essere a sua volta imputato per lesioni, dato che la 38enne si era costituita parte civile denunciandolo.
Il tribunale ha tuttavia assolto il 62enne dall’accusa di lesioni, ritenendo che il gesto fosse avvenuto in un contesto di difesa durante l’aggressione subita. Il processo al figlio del 62enne e alla sua compagna ha invece portato a una sentenza di condanna. Confermate la responsabilità dei due, che dovranno scontare rispettivamente sei e quattro mesi di reclusione.