Venti anni fa l’addio alla lira e l’arrivo dell’euro, la rivoluzione che cambiò Sassari

L’arrivo dell’euro a Sassari.

Sono trascorsi 20 anni dal Capodanno del 2002, quando l’Italia, insieme ad altri Stati europei, festeggiarono l’ingresso dell’euro. Da allora, anche a Sassari, molte cose sono cambiate e il passaggio della cara vecchia lira viene ricordato ancora oggi con un po’ di malinconia.

Il cambio.

È fuori dubbio che il cambio dalla lira all’euro abbia generato una rivoluzione. Soprattutto nei prezzi, che ora sono più che raddoppiati. Un banalissimo ovetto di cioccolato, che prima costava 1.000 lire, ora ha superato un euro. Mentre il quotidiano, che allora costava 77 centesimi, ora costa oltre 1,30. Ma anche il caffè, che prima costava 80 centesimi, ora è arrivato a un euro.

Le ferite sull’economia.

Le ferite di quel passaggio sono ancora aperte, secondo il presidente del Consiglio comunale di Sassari, Maurilio Murru: “Sassari, come il resto del Paese ha avuto un contraccolpo importante con il passaggio all’euro. Dopo 20 anni le ferite sull’economia sono ancora aperte”.

Scelte probabilmente non ponderate, o forse in maniera approssimativa, che hanno minato il tessuto economico. “Senza dubbio la crisi a cavallo tra il 2007/8 ha ulteriormente aggravato un passaggio all’euro mal digerito e probabilmente mal studiato. Alla luce del fatto che i controlli sui prezzi dei beni, quasi tutti raddoppiati, non sono andati di pari passo con gli stipendi che sono stati trasformati al centesimo dal passaggio lira/euro”, ha ripreso Murru.

L’ingresso nell’euro.

L’ingresso nell’euro fu accolto con grande enfasi da parte dei diversi Stati. Da Roma a Bruxelles, passando da Madrid a Parigi, l’ingresso nel circuito della moneta unica in Italia non ha mancato di scontentare i nostalgici della lira. Gli italiani dovettero imparare a memoria il valore di un euro, corrispondente a 1.926,27 lire. E dimostrarono una grande voglia di condivisione. Nello stesso periodo iniziarono a circolare i mini convertitori, regalati ai cittadini dall’allora governo presieduto da Silvio Berlusconi.

Il crollo del settore immobiliare.

L’euro ha portato vantaggi, ma anche svantaggi secondo il presidente di Confesercenti, Giuseppe Boccia: “Grazie all’euro sono arrivati importanti finanziamenti. Come è altrettanto vero che i mercati son stati condizionati”.

Nello stesso periodo esplose la cosiddetta bolla immobiliare, che diede una vera e propria mazzata all’edizilia. “Non possiamo dimenticare il colpo accusato dal settore immobiliare e più ampiamente dell’edilizia, visto che l’una è collegata all’altra. Si è fatto passare un messaggio sbagliato della quale ci si è accorti troppo tardi. Un euro non corrispondeva alle 1.000 lire“, conclude Boccia.

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