La sfida di Campus: “Giudicatemi solo a fine mandato”

La relazione annuale del sindaco di Sassari.

Secondo anno di bilanci per il sindaco di Sassari, Nanni Campus, e la sua maggioranza civica. A offrire la cornice del nuovo consuntivo, l’altro giorno, a Palazzo Ducale, l’aula consiliare coi suoi rappresentanti, privi della compagine Pd assente per protesta perché vittima, così riferiscono, di “un’emarginazione politica e istituzionale”. Presenti invece tutti i civici, al contrario dello scorso consiglio comunale, quando il sindaco reagì stizzito alle sedie vuote dei suoi. Ed è un Campus in chiaroscuro quello che emerge dalla relazione letta davanti all’assise, insoddisfatto e, in parte, fiducioso.

Molti i numeri citati e i primi, doverosamente, sono quelli pandemici: 320 morti covid nel 2020, 165 solo nel mese di novembre. Cifre sottolineate dal primo cittadino anche per rispondere a chi diffonde “bufale complottiste“. Poi la disamina cruda sui settori in sofferenza, come Ambiente e Infrastrutture della Mobilità e del traffico. Sul primo pesa il servizio di Gestione dei rifiuti che dal primo giugno avrebbe dovuto funzionare a pieno ritmo e, invece, “a regime non è ancora mai andato” e “ad oggi è ancora palesemente insufficiente”. Sul secondo gravano le lamentele dei cittadini per lo stato delle strade. Ci vorrebbero decine di milioni per rimettere a nuovo l’abito della viabilità cittadina. Per adesso ci si accontenta dei cinque milioni per la manutenzione, in cui sono inclusi anche i lavori per viale Trento e i due ponti cittadini.

Intanto si registra l’arrivo di 10 milioni per “liberare Sassari dal rischio idrogeologico” mentre piovono denari sul settore dei Lavori pubblici, in particolare sul versante della Rigenerazione urbana. Trenta i milioni di euro ministeriali ricevuti dal Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare da dividere tra Centro storico e Latte Dolce. Per Sassari Vecchia, secondo Campus, attraversata anche dagli interventi e dai finanziamenti per il centro intermodale, si tratterebbe di “un piano Marshall”, equiparando così il cuore di Sassari all’Italia da ricostruire del dopoguerra. Alla fine dei conti, l’amministrazione civica, solo quest’anno, ha “portato a casa pronti da spendere oltre 47 milioni di euro”. I risultati si vedranno però, così sostiene Campus, non durante il suo mandato. “Il mio destino è rendere la vita più facile ai sindaci che verranno”, chiude con toni crepuscolari il primo cittadino, che chiede di essere giudicato al termine della consiliatura.

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