Continuità territoriale, a rischio il turismo del nord Sardegna

L’allarme della Confesercenti sulla continuità territoriale in Sardegna.

Avere trasporti al limite del servizio minimo garantito, in Sardegna, almeno come il resto del territorio nazionale, è a dir poco indecente sia per i sardi che imperterriti continuano ad inseguire la chimera delle promesse, puntualmente disattese, sia per la politica che ancora oggi dimostra di non aver mai preso sul serio il problema e tantomeno aver trovato soluzioni credibili ed accettabili. Questo è il pensiero di Confesercenti Sassari e Gallura, che attraverso il presidente, Giuseppe Boccia, lamenta le dimenticanze della politica in tema di continuità territoriale.

“Per l’isola che dovrebbe far campare tutti i sardi dal turismo, così ripete il mantra della politica, da 50 anni a questa parte, la spada di Damocle pende, senza sosta, sulla continuità territoriale, che dovrebbe garantirci il sacrosanto diritto di un collegamento dignitoso con il resto della nazione, per metterci al pari dei nostri connazionali, sia per garantire i servizi essenziali ai cittadini sia per garantire lo stesso livello di competitività tra le imprese – lamenta Boccia -. Pende e puntualmente ci minaccia con il fastidioso ricatto ad ogni vigilia della stagione turistica. Oggi ci lascia con il fiato sospeso e l’impossibilità di prenotare alcun volo da metà maggio e fino a Settembre, senza sapere quale e se ci sarà la compagnia che fornirà il servizio e con l’incertezza che le condizioni prospettate non garantiscono che i sardi potranno raggiungere il continente a basso prezzo e soprattutto se l’aeroporto di Alghero, verrà preso in considerazione dalla cosiddetta CT1. Insomma un flop costante da addebitare ai continui tentennamenti a alle spericolate piroette di una politica che si dimostra sempre più incompetente sul tema trasporti”.

Un paradosso, visto che tra gli obiettivi del Pnrr ci sono, lo sviluppo del Mezzogiorno e il riequilibrio territoriale. L’alta velocità dovrebbe promuovere un efficace collegamento tra le aree dell’Italia, tra il Mezzogiorno e il resto del Paese, ma la Sardegna sembra non rientrare in questi obiettivi. “Terra di conquista per il business energetico, ma fuori dai giochi dei finanziamenti e come d’incanto siamo ancora una volta la Cenerentola della nazione, nell’attesa che la zucca diventi una carrozza elegante“, conclude il leader di Confesercenti.

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