Il focolaio del Centro di accoglienza di Sassari accende le polemiche, pronta un’interrogazione in Parlamento

Il focolaio del Centro di accoglienza di Sassari accende le polemiche.

Puntuale come qualsiasi notizia che riguarda l’immigrazione, la presenza di 57 positivi al coronavirus nel centro di accoglienza di Predda Niedda, a Sassari, non ha lasciato indifferente la Lega.

Ad intervenire è stata la coordinatrice della sezione sassarese, Marina Puddinu. “Considerata la situazione epidemiologica a Sassari, che detiene il triste primato regionale con ben 2.358 positivi, è nostro dovere in qualità di direttivo cittadino del partito più votato in Sardegna alle ultime elezioni regionali, chiedere un monitoraggio attento anche di altre zone della città con le quali la comunità dei migranti ha particolari legami – ha affermato la coordinatrice -. Chiediamo di attivare rapidamente ulteriori misure di contenimento, tra le quali il trasferimento dei migranti positivi in strutture diverse da quelle che oggi li ospitano, per evitare che aumentino i contagi“.

Ad onor del vero, il numero dei positivi a Sassari è molto più basso rispetto a quelli forniti dall’esponente leghista. Dati che, a mala pena, sfiorano il centinaio. Questo perché i numeri del capoluogo del nord-ovest si riferiscono al territorio della provincia, Gallura inclusa, e non alla singola città.

A chiedere “ulteriori accertamenti sanitari per tutti gli operatori che in prima persona si trovano a contatto con i migranti positivi al Covid e ulteriori misure per tutti gli ospiti delle strutture di accoglienza” è stato anche il consigliere regionale leghista, Ignazio Manca. Una richiesta diretta al suo stesso partito, della quale è massima espressione l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu.

Una richiesta verrà effettuata anche dal rappresentante della Lega in Consiglio comunale a Sassari, Francesco Ginesu per sensibilizzare il sindaco affinché tenga alta la vigilanza sul caso ed evitare ulteriori contraccolpi da situazioni di pericolo degenerate.

Il caso è destinato ad approdare in Parlamento, con un’interrogazione del commissario della Lega in Sardegna, Eugenio Zoffili. “Ci si trova a dover fare i conti con un focolaio che evidentemente si è potuto sviluppare perché le misure di prevenzione non sono state rispettate, mentre sarà necessario verificare se questi migranti infetti non siano venuti a contatto con altre persone – ha esordito il deputato -. Per avere un quadro più chiaro della situazione e per capire quali misure il governo intenda adottare per tutelare la popolazione sarda, presenterò una interrogazione sulla vicenda al Ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, e al Ministro della salute, Roberto Speranza, chiedendo che vengano rafforzate e messe realmente in atto all’interno dei centri di accoglienza tutte le precauzioni necessarie a scongiurare il ripetersi di episodi simili“.

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