Parla l’assessore regionale all’Ambiente Porcu: “Così trasformeremo Sassari e i dintorni”

L’intervista all’assessore regionale all’Ambiente Marco Porcu.

Marco Porcu è in carica da un anno come assessore regionale all’Ambiente. E, nonostante la sua giovane età di 35 anni, sta svolgendo un ruolo di primo piano nel fronteggiare diverse sfide. Tra queste la gestione degli incendi nel nord Sardegna. Inoltre, ha le idee chiare sul problema degli accumuli di spazzatura a Sassari e ammette di non poter far niente riguardo le bonifiche necessarie nell’area industriale di Porto Torres. In merito al controllo della popolazione di cinghiali, l’esponente di Fratelli d’Italia ha dimostrato di avere chiare le idee, vantando numerosi risultati positivi in questa intervista.

Quali misure sta adottando la Regione nella nord Sardegna per prevenire gli incendi?

L’organizzazione e l’efficacia dell’Agenzia Forestas sono in prima linea per quanto riguarda la prevenzione degli incendi, e stiamo adottando misure straordinarie per potenziare il personale entro la fine dell’anno. Abbiamo dimostrato la nostra prontezza nell’affrontare situazioni di incendio su più fronti, compresa l’area della provincia di Sassari. Ciò ha evidenziato in modo eloquente la nostra competenza nell’amministrare la flotta aerea, sia a livello regionale che nazionale. L’impegno nella gestione delle risorse aeree regionali è immediatamente percettibile e testimonia il costante impegno per la sicurezza e la tutela dell’ambiente nella regione.

Nel centro storico di Sassari c’è un problema di accumulo di rifiuti per strada. Quali azioni può intraprendere la Regione per affrontare il degrado?

Attualmente, uno dei problemi principali riscontrati a Sassari riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti. Stiamo attuando una serie di iniziative volte a superare questa situazione di stallo, benché possa sembrare difficile che la seconda città più grande della Sardegna stia attraversando tali difficoltà.

Risolvere questa sfida richiederà decisioni innovative. La problematica si manifesta principalmente nelle aree periferiche e risulta particolarmente evidente nel centro storico, dove la raccolta differenziata è ancora poco diffusa. Allo stesso tempo, è importante notare che la Sardegna si posiziona al secondo posto in Italia per quanto riguarda la raccolta differenziata dei rifiuti. Il che dimostra che stiamo già facendo progressi significativi.

Per quanto riguarda l’eventualità di adottare il sistema di raccolta porta a porta, stiamo studiando soluzioni concrete per implementarlo in modo efficace. La nostra priorità è affrontare le difficoltà e garantire che la gestione dei rifiuti a Sassari sia all’altezza degli standard più elevati in termini di sostenibilità.

La bonifica della zona industriale di Porto Torres è uno dei temi principali, ma purtroppo sta procedendo a un ritmo molto lento. È così?

Come assessorato regionale abbiamo la competenza e la capacità di condurre valutazioni approfondite sull’ambiente in determinate aree. Inoltre, possiamo agire come forza trainante per sollecitare e promuovere la bonifica di tali zone industriali, anche attraverso l’assegnazione di fondi mirati. Le nostre possibilità d’azione sono limitate a queste leve e non possiamo intraprendere altre azioni al di là di questo ambito. Il nostro impegno è massimo.

Quali misure intende adottare la Regione per limitare i danni nelle campagne causati dalla presenza di cinghiali che stanno riapparendo nelle città?

La scorsa settimana si è tenuta una riunione in Prefettura, durante la quale è stato approvato un piano di controllo riguardante la problematica legata alla presenza dei cinghiali. Questo piano si propone di semplificare le operazioni, ma è necessario adattarlo rispetto all’anno precedente, soprattutto in considerazione dell’utilizzo dei cacciatori per l’abbattimento. Non si intende innescare alcuna polemica con gli ambientalisti, specialmente considerando i due anni devastanti del Covid sulle campagne. La situazione si è aggravata poiché i cinghiali si riproducono in modo più rapido, quindi è stato deciso di adottare misure di abbattimento già nel mese di febbraio.

Quali risultati sono stati raggiunti finora dall’assessorato all’Ambiente?

Abbiamo fornito risposte e soluzioni a diversi temi. Per quanto riguarda l’erosione costiera, abbiamo lavorato diligentemente per affrontare questa problematica, implementando strategie e progetti mirati. La gestione della posidonia marina è stata una priorità, e abbiamo compiuto progressi significativi per preservare l’ecosistema marino.

Nel contesto della gestione dei parchi naturali, abbiamo recentemente nominato un commissario di alto livello per il Parco Nazionale dell’Asinara, dimostrando il nostro impegno a proteggere le risorse naturali. Per quanto riguarda la lotta agli incendi, non solo abbiamo messo in atto misure preventive e operazioni di controllo, ma abbiamo anche stanziato una notevole somma di 5 milioni di euro per il ripristino e il sostegno economico nelle zone colpite dagli incendi. Abbiamo dimostrato il nostro impegno a mitigare gli effetti di tali disastri.

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