Scontro nel Consiglio comunale di Sassari sul piano di utilizzo dei litorali, la minoranza abbandona l’Aula

La minoranza abbandona l’Aula durante il consiglio comunale.

Si spacca il Consiglio comunale di Sassari. Le tensioni tra maggioranza e opposizione, sottotraccia da mesi, affiorano in seduta consiliare, giovedì scorso, incendiandosi sulla benzina offerta dal piano di utilizzo dei litorali.

Sulla pratica, di cui si discuteva la variante n.1, esposta dall’assessore alle Attività produttive ed edilizia privata Alessandra Corda, già responsabile delle deleghe all’Urbanistica, l’amministrazione prova a dettare i criteri di utilizzo delle concessioni per i servizi costieri, nonostante la Regione abbia arrogato a sé le decisioni sulle stesse, prorogandole tra l’altro fino al 2032, restringendo così alquanto il campo d’azione della consiliatura Campus. In coda alla relazione della Corda s’aggancia l’ordine del giorno a firma Manuel Alivesi, capogruppo di Noi per Sassari, che chiede “nuove aree da destinare per l’implementazione dell’offerta di servizi costieri” e “la realizzazione di strutture temporanee di supporto alla balneazione e al turismo sostenibile”.

L’odg crea il casus belli: la minoranza, per bocca di Marco Dettori, esponente di Futuro Comune, definisce “incoerente e confuso rispetto alle norme di indirizzo regionali” l’addentellato alivesiano, per giunta datato 26 ottobre, un giorno prima dell’ultima seduta della commissione urbanistica sul tema. Sigillando come “ulteriore pasticcio politico” il combinato disposto degli interventi d’assessore ed esponente civico, Dettori guida l’uscita di tredici consiglieri d’opposizione – compresi gli ondivaghi di Sassari Civica – fuori dall’aula, presidiata così soltanto dai superstiti della maggioranza. Orfana dell’altra metà del cielo consiliare, la seduta procede a spron battuto e dell’incidente rimane traccia visibile solo nel ringraziamento del sindaco agli eletti perché, con la loro presenza, “stanno dimostrando l’attaccamento ai doveri del consiglio comunale”.

E se cala il silenzio a Palazzo Ducale sulla diaspora, la polarizzazione dello scontro si trasferisce in tarda serata in separata sede interloquendo coi protagonisti. Marco Dettori contesta le “discussioni frettolose e prive di approfondimenti” della commissione urbanistica sul tema, così come l’assenza del “coinvolgimento degli stakeholder come, al contrario, è successo invece per il regolamento sui dehors”. Grazia Di Guardo, presidente della III commissione, ribatte affermando di aver chiesto a più riprese degli interventi all’opposizione senza averne ricevuti di costruttivi e avverte: “Abbiamo votato soltanto una fase preliminare. L’iter sarà molto lungo”. Sperando però che, ad ogni passaggio, il Consiglio non si ritrovi mezzo deserto come giovedì.