Dopo la zona gialla Sassari adesso spera nel colore bianco

Le speranze di Sassari per la zona bianca.

L’incidenza settimanale dei casi di coronavirus in Sardegna è sotto i 50 ogni 100mila abitanti. Numeri che proiettano l’isola verso la zona bianca. Anche Sassari ci crede, dopo settimane passate sull’altalena dei colori, che hanno provato i nervi e messo in ginocchio le attività commerciali.

I contagi in provincia sono lontani dalle creste del dopo estate e sempre meno spesso raggiungono la doppia cifra nel bollettino quotidiano diffuso dalla Regione. Certo, occorre prudenza e lo ricorda puntualmente anche il sindaco Nanni Campus, che ha emesso un’ordinanza in vigore proprio il primo giorno della zona gialla.

Ma i numeri sono incoraggianti. Serve l’ok da parte del Comitato tecnico scientifico, che dovrà stabilire i parametri per l’ingresso della regione, i riflettori sono puntati sull’indice Rt che dev’essere inferiore allo 0,5. Se la Sardegna diventasse zona bianca sono previste le riaperture dei bar e ristoranti oltre le 18, ma anche palestre, cinema, teatri e musei.

Resterà obbligatorio, tuttavia, l’utilizzo della mascherina all’aperto e al chiuso. Ma anche il rispetto del distanziamento sociale, il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali pubblici e di culto, così come quando si entra in contatto con altre persone. Liberi invece gli spostamenti con la possibilità, per la Regione, di rinviare l’orario del coprifuoco.

Calano i contagi e adesso la Sardegna sogna la zona bianca: bar anche la sera e palestre aperte

In base all’ultimo monitoraggio, dunque, l’isola entrerebbe in fascia bianca. Il dato dei 50 contagi ogni 100mila abitanti la porterebbe nelle aree a rischio basso. Perciò se anche le prossime due settimane confermassero i numeri, la regione potrebbe ritornare alla semi-normalità.

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