Il progetto della compagnia aerea d’iniziativa popolare.
Il sogno sembra a portata di mano. A sostenerlo ci sono almeno 100mila sardi. Molti di più di quelli che hanno cliccato Mi Piace per iscriversi al gruppo spontaneo, nato sulle ali della rete e dall’entusiasmo del giornalista e comunicatore, nativo di La Maddalena e che vive ad Alghero, Antonello Bombagi.
“Ora la compagnia aerea ce la facciamo noi!”. Un nome, quello del gruppo partito su Facebook, che suona più come un grido di battaglia e che ha attirato un’attenzione trasversale, dopo la messa in liquidazione di Air Italy. Il progetto, si sa, è di arrivare alla costituzione di una compagnia aerea attraverso un’azionariato popolare.
Una strada tutta in salita, lo sa bene lo stesso Bombagi, che però ha messo subito ben in chiaro i passaggi da seguire: raccogliere le adesioni, contarsi, quotarsi, selezionare il gruppo dirigente ed accendere i motori. La cifra necessaria non è ancora definita, ma si parla di decine di milioni. Certo che se ognuno degli oltre 70mila euro iscritti al gruppo mettesse un piccola cifra nel progetto c’è lo spazio per fantasticare.
Non ancora chiaro nemmeno se in questa nascente compagine potrà trovare spazio anche la Regione, che ha manifestato l’intenzione di sostenere la ripartenza di un’altra Air Italy, o compagnie aeree straniere, che erano state sollecitate in queste settimane. Ma forse non è nemmeno questa, per il momento, la priorità. Dai social l’attività di promozione si sposterà ora per strada, con i primi incontri pubblici.
Poi arriverà la prova del fuoco, quando si chiederà ai simpatizzanti di trasformare il sostegno in impegno, attraverso il versamento di una quota d’adesione nella costituenda cooperativa. Solo allora si capirà se un bellissimo sogno ha le ali robuste per decollare.