Da Ozieri parte il sogno di Gianmatteo Punzurudu: correre alle prossime Paralimpiadi di Parigi

L’atleta paraolimpico di origini ozieresi è già più volte campione italiano.

Domenica scorsa a Venezia, Gianmatteo Punzurudu ha partecipato alla Venicemarathon, davanti a Giusy Versace, nipote di Donatella e Gianni Versace, atleta paralimpica che con la sua associazione “No Limits”, aiuta gli atleti ad avere gli strumenti necessari per praticare lo sport.

In teoria quella svoltasi domenica doveva essere una maratona non competitiva: nessun titolo e nessuna medaglia in palio. Ma, per Gianmatteo era l’occasione giusta per mostrarsi di fronte alla Versace, per portarla ad aiutarlo ad avere quelle protesi nuove che gli consentirebbero di realizzare il suo sogno: correre. Gianmatteo percorre gli undici km della maratona con orgoglio e determinazione. I primi dieci camminando ed accelerando poi il passo sino a correre per l’ultimo chilometro e mezzo, superando molti altri atleti normodotati ed arrivando a convincere con la sua prestazione la Versace, che ha promesso a Gianmatteo di aiutarlo ad avere un nuovo paio di protesi, il cui costo pari a 40.000 euro, risulta attualmente proibitivo per il nostro campione.

La storia di Gianmatteo Punzurudu è una di quelle storie belle da raccontare, una storia intrisa di passione, orgoglio, dedizione allo sport, lacrime e sangue.

Gianmatteo nasce ad Ozieri 25 anni fa, dall’unione dei suoi genitori Matteo e Vanna ed un fratello più piccolo di tredici mesi, Marco. La vita di Gianmatteo procede come quella di tanti altri suoi coetanei: frequenta la locale squadra di calcio dall’età di undici anni e nel 2015 si diploma all’istituto tecnico di Ozieri con 84/100. Le cose cambiano radicalmente il 4 febbraio 2017, quando nel corso della notte inizia a sentire freddo, nausea, vomiti, mal di testa e il suo collo si irrigidisce. Vedendo che nel corso della giornata le cose non miglioravano, il giovane viene portato al pronto soccorso dell’ospedale Antonio Segni di Ozieri, dove i medici ipotizzano una diagnosi di meningite di tipo Y, poi confermata dall’esito delle analisi effettuate sul giovane al San Francesco di Nuoro, dove il giovane verrà trasportato d’urgenza nel corso di quella stessa notte.

Gianmatteo peraltro si era vaccinato contro la meningite di tipo A, B e C, ma non contro la Y che attacca il suo corpo in modo fulminante ed allo stesso tempo in modo talmente incisivo da costringere i medici che seguivano Gianmatteo all‘amputazione di parte di entrambe le gambe, ormai andate in necrosi. Nonostante la gravità della sua situazione ed il fatto che a soli 21 anni si vedeva privato di una parte fondamentale del suo corpo, il giovane campione ozierese accetta da subito il suo stato fisico, ma non quello psicologico. Alla malattia si unisce la fine della relazione con la sua ragazza, la presenza di attenzioni altrui solo passeggere, le sue paranoie su tutto e tutti.

“Mi ritenevo e mi ritengo tuttora un miracolato – dice Gianmatteo – perché ero più morto che vivo. I medici mi hanno preso per i capelli. Con l’aiuto dei miei genitori e di mio fratello, che sono stati sempre presenti e mi hanno sempre sostenuto ed aiutato, ho imparato ad essere indipendente a vestirmi ed a lavarmi da solo, nell’attesa che arrivassero le protesi”.

Le protesi arrivano ad ottobre 2017, dopo un lungo periodo di riabilitazione che Gianmatteo effettua a Budio in provincia di Bologna. All’arrivo delle protesi segue nella vita del campione ozierese un periodo di assestamento, nel quale prova a trovare una nuova dimensione, a reinventarsi. Inizia a giocare a tennis ed a basket in carrozzina, ma il suo sogno è correre e contatta il Comitato Italiano Paraolimpico di Cagliari, che ne apprezza da subito il talento, ma all’aspirante atleta mancava una parte fondamentale: le protesi per correre, le sue infatti sono solo da passeggio.

Il sogno viene dunque inizialmente accantonato sino a quando, nel settembre 2019, il CIP contatta Gianmatteo e gli dice che la società Polisportiva Luna e Sole di Sassari ha deciso di seguirlo. Il giovane inizia dunque ad allenarsi per tre volte a settimana con Tiziana Secchi e Marco Sanna, correndo con quelle protesi con le quali avrebbe dovuto solo camminare, facendo allunghi e approcciandosi alle discipline del lancio del peso, del giavellotto e del disco.

Partecipa alle competizioni nazionali, allenandosi anche a casa, dal momento che nel frattempo era sopraggiunto il Covid e a settembre 2020, vince la medaglia d’oro a Jesolo ai campionati italiani paraolimpici nel lancio del peso e quella d’argento nel lancio del giavellotto. Ad ottobre dello stesso anno, partecipa a Roma ai campionati societari per atleti paraolimpici. Il 29 e 30 maggio 2021 ottiene il record italiano di lancio del peso a Cagliari, registrando una misura di 8.90 metri, contro il record precedente di 8.74 e a luglio Punzurudu ottiene a Concesio in provincia di Brescia, il record italiano del disco e del peso, che replica successivamente a Gravellona.

Insomma una carriera che in brevissimo tempo è costellata di tanti successi quella del giovane ozierese, della quale ad Ozieri tutti vanno fieri, tanto che il giovane è già stato insignito di un riconoscimento anche da parte dell’amministrazione comunale tempo fa. “Il mio sogno per il futuro è quello di partecipare alle prossime paralimpiadi di Parigi – aggiunge Gianmatteo – e di entrare a far parte della squadra paralimpica delle Forze Armate. Sono diplomato, automunito, ho già vinto diversi titoli italiani e queste sono tutte credenziali che mi aiuterebbero a realizzare il mio sogno”.

Per aiutare Gianmatteo Punzurudu a realizzare il suo sogno ed acquistare le protesi è possibile farlo anche partecipando alla raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe.

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