Scuole, bar, palestre, coprifuoco e zone rosse: il nuovo decreto e gli effetti per la Sardegna

Il nuovo decreto e gli effetti per la Sardegna.

Dal 26 aprile è prevista la riapertura dei ristoranti. Attesa anche per le piscine e palestre mentre, per quanto concerne gli spettacoli, i posti saranno al 50%. Nelle scuole riprenderanno le lezioni in presenza e, infine, resta il nodo sul pass per potersi spostare. Confermato anche il coprifuoco dalle 22 alle 5. E’ questa la bozza del decreto sul piano delle riaperture che sarà votato oggi dal Consiglio dei Ministri. Sulla Sardegna pesa l’incognita di un’altra settimana di zona rossa, ma l’orizzonte sembra prospettarsi meno cupo.

Da lunedì le regioni in fascia gialla potrebbero riaprire bar e ristoranti, ma soltanto all’aperto e prima che scatti il coprifuoco. Tali attività resteranno chiuse, tutto il giorno, sia in fascia arancione che rossa. Dal 1 giugno i servizi di ristorazione saranno usufruibili anche al chiuso, ma fino alle 18. Nessun limite di orario, invece, per la ristorazione all’interno degli alberghi.

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Si potrà tornare agli sport a contatto, quali calcio e volley, ma non si potrà utilizzare la doccia. Consentito anche il tennis e l’atletica. Dal 15 maggio, in zona gialla, riapriranno le piscine e si dovrà rispettare la distanza di 7 metri, all’interno dell’acqua. Nessun anticipo, invece, per la riapertura delle palestre che slittano al 1 giugno. Anche qui, come per i casi precedenti, le docce non potranno essere utilizzate.

La novità più ampia, forse, riguarderà gli spettacoli. In fascia gialla, le persone dovranno rispettare la distanza di almeno un metro, eccezion fatta qualora siano conviventi. La capienza non potrà essere sopra il 50% e il numero degli spettatori al chiuso non dovrà superare i 500, mentre all’aperto i 1.000. Dal 1 giugno, poi, riapriranno anche gli stadi con una capienza non superiore al 25%. Prevista una deroga per gli Europei, purché i tifosi siano in possesso del pass.

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Nelle scuole verrà assicurata la presenza negli asili, scuole dell’infanzia, materna e di primo grado. Nei licei, scuole tecniche e professionali, resterà garantita, invece, la presenza al 50%, fino ad un massimo del 75%. Come richiesto dalle regioni, il 40% degli studenti potranno seguire le lezioni in didattica a distanza. Su questo fronte, i governatori non avranno più il potere decisionale, se non in casi di straordinaria necessità. Anche nelle università le lezioni si potranno seguire in presenza.

Sarà possibile, inoltre, spostarsi nelle regioni in fascia gialla. Ma per accedere a quelle in arancione o rosso verrà richiesto il “Green Pass“, ovvero un attestato di vaccinazione comprendente le due dosi, il certificato di guarigione dal Covid negli ultimi 6 mesi o un tampone negativo effettuato nelle ultime 48 ore. Infine, dal 1 maggio al 15 giugno, si potranno visitare parenti e amici fino ad un massimo di 4 persone.

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