Brianda e Campus, ultima sfida per il Comune di Sassari: chi sono i due candidati

I candidati a sindaco di Sassari Brianda e Campus.

Il prossimo 30 giugno è tutto pronto per il ballottaggio tra Mariano Brianda per il centrosinistra e Nanni Campus per una coalizione di liste civiche. I due candidati, legittimati dal maggior consenso conseguito nella prima tornata elettorale, ora corrono a tutti gli effetti per la poltrona di primo cittadino.

Il centrosinistra propone Mariano Brianda: 65 anni, magistrato e presidente della Sezione distaccata di Sassari della Corte d’Appello. Lo slogan che risuona nelle piazze durante questa campagna elettorale recita ‘’Siamo tutti importanti’’, per sottolineare quanto sia fondamentale per lui il ruolo dei sassaresi nella vita della città.

In una recente intervista dichiarava infatti: “Voglio che tutti partecipino attivamente al processo decisionale per il futuro della città’’. Brianda, prossimo alla pensione, dopo aver sempre detto di no alle proposte di candidatura a sindaco, stavolta sceglie di mettersi al servizio della città, ponendo tuttavia delle condizioni.

Conditio sine qua non per fare il sindaco è, secondo il magistrato, l’indipendenza del sindaco e della giunta comunale: poteri che gli vengono direttamente dalla carta costituzionale. I fini principali che il candidato vorrà perseguire saranno due: ricostruire l’orgoglio sassarese, riequilibrare i ceti sociali, avvicinando l’amministrazione comunale al cittadino.

Coetaneo di Brianda, Nanni Campus è il candidato sindaco che nella prima tornata elettorale ha conseguito il secondo maggior risultato (30,54%). Campus è appoggiato da una coalizione di cinque liste civiche. Dopo la laurea in medicina, si impegna in politica prima con l’MSI. Diviene senatore con Alleanza Nazionale durante la sua seconda legislatura dal 1996 al 2000. Viene eletto nel 2000 sindaco di Sassari, terminando il suo mandato nel 2005.

Dal 2014 è direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, Microchirurgiche e Mediche dell’università di Sassari. Il progetto di Campus sceglie di tirarsi fuori dalle logiche partitiche, traendo linfa vitale dalle competenze e il genuino spirito di servizio di cittadini normali che vogliono lavorare per la propria città. L’ex senatore vede tra i punti deboli di Sassari la frammentazione e la delinquenza locale ed immigrata. Diversi i progetti su cultura, giovani, anziani e riqualificazione urbanistica.

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