I controlli della Guardia costiera di Porto Torres.
Nella giornata di ieri la Guardia Costiera di Porto Torres ha proceduto al sequestro di circa 1 chilo di datteri di mare a seguito di un’ispezione in un noto locale della città di Sassari. Il proprietario è stato immediatamente identificato e segnalato alla Procura.
L’operazione è stata portata a termine nella serata di ieri, a seguito di una attività di controllo svolta dai militari della Guardia Costiera di Porto Torres in vari ristoranti del capoluogo della provincia sassarese. I pregiati molluschi bivalvi, rinvenuti all’interno di una cella freezer del locale, sono stati immediatamente posti sotto sequestro penale e il titolare del ristorante è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sassari, alla quale dovrà rispondere del reato di commercializzazione di specie ittiche delle quali è vietata la cattura.
La pesca del dattero di mare (vietata in Italia dal 1998) è molto invasiva, dal momento che per l’estrazione di piccole quantità di questo mollusco è necessario distruggere ampi tratti di fondale roccioso con l’utilizzo di martelli e pinze, compromettendo irreparabilmente l’habitat marino delle zone costiere, considerato che il mollusco si insedia all’interno di rocce calcaree corrodendole con secrezioni acide e la sua crescita è estremamente lenta, tanto da impiegare tra i 15 e 35 anni per raggiungere i 5 centimetri.
Per questo motivo il personale della Guardia Costiera proseguirà le indagini per risalire ai fornitori dei datteri la cui cattura crea un serio danno all’ecosistema marino. Il comandante della Capitaneria turritana Gianluca Oliveti evidenzia l’importanza dell’attività appena svolta e assicura che l’attenzione resterà alta per il contrasto di reati che non solo portano elevati profitti (il dattero di mare viene venduto anche a 50 euro al chilo) ma comportano elevatissimi danni all’ecosistema marino, con ripercussioni anche sulla pesca di altre specie ittiche limitandone la riproduzione, nonché sul ciclo ambientale marino.