A Sassari le donne scendono in piazza per il diritto all’aborto

aborto Sassari

Le femministe contro il decreto legge contro l’aborto del Governo.

Anche a Sassari le donne scendono in difesa del diritto di aborto. Il 25 maggio a Sassari, dalle 18.30 in Piazza Domenico Alberto Azuni, si terrà il sit-in in difesa dei consultori familiari pubblici e della legge 194/78.

L’iniziativa è promossa da Non Una Di Meno Nord Sardegna, Movimento Omosessuale Sardo, Sa Domo de Totus, C.L.I.P, Trans Support, Amnesty International Sassari, noiDonne 2005 e Udu Sassari. Le associazioni hanno risposto all’appello della Rete nazionale dei consultori e delle consultorie, accolto dal movimento NUDM.

La giornata di mobilitazione nazionale è stata istituita a seguito dell’approvazione in Senato dell’emendamento, proposto dal deputato Malagola di Fratelli d’Italia al Decreto Legge 19/2024, che rafforza l’accesso ai consultori da parte delle associazioni antiabortiste, inserendole nella ripartizione dei fondi del Pnnr in merito al finanziamento della sanità territoriale.

Secondo il movimento Non Una Di Meno e la neonata Rete nazionale dei consultori e delle consultorie, sostenere con fondi statali l’accesso ai consultori pubblici delle associazioni antiabortiste significa depotenziare presidi sanitari territoriali, nati dalle lotte femministe, fondamentali per garantire il diritto alla salute e all’interruzione volontaria di gravidanza. Oggi, non solo i consultori sono insufficienti, ma non svolgono più molte delle funzioni per le quali sono stati istituiti. Una situazione dalla quale non è immune nemmeno il Nord Sardegna.

”A distanza di quarantasei anni, la legge 194 mostra tutte le sue criticità – fanno sapere le associazioni femministe -. Nel 1978, ha costituito un importante spartiacque nella storia del nostro paese, determinando un cambiamento culturale importante rispetto all’autodeterminazione delle donne. Eppure, è nata come legge di compromesso, pertanto imperfetta e non abbastanza strutturata per evitare incursioni che possono smantellarla, proprio come il decreto Malagola al DL 19/2024”.

Le femministe fanno sapere che in Sardegna la presenza delle associazioni antiabortiste e dei Pro Vita e Famiglia in Sardegna non è particolarmente drammatica, grazie al lavoro attento e al presidio costante svolto dai movimenti femministi locali. Il problema di fondo resta legato al diritto all’accesso alle cure e ai servizi sanitari, che è ridotto ai minimi termini. Il problema nell’Isola è infatti la carenza di personale e di strumenti medico-sanitari, che ostacola la piena attuazione della legge 405 in materia di consultori (rinvigorita e attualizzata dalla legge n. 34/1996 e anche dal recente DM n. 77/2022), esponendo maggiormente le pazienti e i pazienti alla violenza ostetrica.

Le donne di Sassari saranno comunque in piazza contro il DL 19/2024, che esaspera la già drammatica situazione nella quale versano i consultori pubblici. Durante il presidio in Piazza Azuni a Sassari sarà data voce alle testimonianze raccolte sugli episodi di violenza ostetrica nei consultori pubblici del Nord Sardegna. Un’occasione per proporre soluzioni e accendere l’attenzione sulle soggettività che vedono il proprio diritto alla salute costantemente negato.

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