A Sassari tre borse di studio per una ricerca sugli scarti di origine animale

Il progetto di Sassari.

Roberta Farci di Nuoro, Daniele Marceddu di Castelsardo, Maria Francesca Caratzu di Sassari sono i laureati vincitori delle tre borse di studio Versoa consegnate oggi nell’aula Magna dell’Università di Sassari. Il progetto Versoa unisce l’Università di Sassari, con il suo Dipartimento di Agraria, alla Biogas Sardegna Green, impegnata a costruire a San Nicolò d’Arcidano un impianto di trattamento degli scarti di origine animale destinato alla produzione di compost e vapore.

I tre vincitori hanno ricevuto una borsa di 8mila euro per 6 mesi allo scopo di approfondire ricerche mirate sulle tematiche del progetto, guidato dal Responsabile scientifico prof. Giuseppe Pulina.

Presenti alla cerimonia di consegna il Rettore dell’Ateneo di Sassari Gavino Mariotti, il Prorettore Vicario Andrea Fausto Piana, l’amministratore delegato di Biogas Green Andrea Massidda. Sono intervenuti l’onorevole Angelo Cera, consigliere regionale ed ex sindaco di San Nicolò D’Arcidano, Davide Fanari, attuale sindaco di San Nicolò d’Arcidano, Alessandra Zedda, assessora al lavoro della Regione Sardegna, Francesco Maggi, responsabile di Foresight – fondo investimento sponsor iniziativa da un punto di vista finanziario, e di Alessandro Massone – presidente BSGreen e direttore commerciale impianti di Anaenergia. Presenti anche i coordinatori dei singoli progetti di ricerca: Filippo Gambella, Pier Luigi Ledda, Paola Deligios, Fabio Correddu, Alberto Atzori.

La BS Green Srl ha sottoscritto una convenzione con l’Università di Sassari –Facoltà di Agraria, al fine di avviare una programmazione per lo sviluppo, la ricerca e la valorizzazione dei derivati degli scarti di origine animale.

Il progetto.

Il progetto si sviluppa su due livelli di studio con obiettivi specifici: il primo è uno studio in ambito regionale sul ciclo dell’azoto e del fosforo, legato alla valorizzazione del digestato (il residuo del processo di digestione anaerobica) e degli effluenti prodotti dall’azienda, nell’ottica di un inserimento in un sistema di agricoltura e zootecnia circolare.

Il secondo livello riguarda la mappatura dei sottoprodotti (quantificazione, localizzazione e caratterizzazione chimico-fisica) originati nell’industria agroalimentare della Sardegna, nell’ottica della realizzazione di un polo di produzione di ingredienti destinati all’industria mangimistica, valorizzando parte dell’energia prodotta dall’azienda (vapore e energia elettrica).

Entrambe le linee di studio sono interconnesse, poiché abbracciano argomenti che sono parte di un’unica realtà produttiva agricola, zootecnica e industriale, e contribuiranno alla realizzazione dello scopo generale del progetto.

Il progetto Versoa è il primo passo di una partnership integrata Università-Azienda-Regione che punta a dare concreta testimonianza di un processo virtuoso di vera economia circolare e di sviluppo formativo nell’ambito della filiera di competenza mediante la creazione di una Academy di alta specializzazione in collaborazione con l’assessorato regionale del Lavoro.

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