Un cimitero di palme ad Alghero, la scoperta al parco di Sant’Imbenia

Le preoccupazioni delle associazioni ambientaliste.

Chi ha tagliato le palme a Sant’Imbenia?”. La domanda che hanno posto le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra, Codacons, e Lipu indirizzata alle istituzioni locali e regionali riguarda il territorio di Alghero, nasce quando è stato individuato un esteso “cimitero” di palme nel parco di Sant’Imbenia ad Alghero. Il parco si trova lungo la provinciale 55, a poca distanza dal sito archeologico della villa romana nella baia delle Ninfe e nel cuore del parco regionale di Porto Conte.

Il parco presentava una numero significativo di esemplari di palme, Phoenix canariensis, ora distrutte dal punteruolo rosso. Sembrerebbe però, che siano state assaltate anche le autoctone palme nane, Chamaerops humilis. “Se questo fatto venisse acclarato – scrivono le associazioni ambientaliste – sarebbe davvero preoccupante“. Infatti, Sant’Imbenia si presenta come un campo di battaglia devastato dal punteruolo rosso e dall’incuria, denunciano le associazioni.

Oltre a tante palme tagliate e accatastate, ve ne sono altre ancora in piedi, ma completamente disseccate che potrebbero costituire, peraltro, un potenziale pericolo all’incolumità delle persone.

“Se è evidente che esse siano state devastate dal Rhynchopho- rus ferrugineus, nome scientifico del punteruolo rosso, non sappiamo chi abbia effettuato il taglio che si auspica effettuato in ottemperamento alle disposizioni fitosanitarie regionali per evitare la diffusione e la proliferazione del coleottero”, scrivono.

Resta da capire per quale motivo tutte le palme tagliate siano “accatastate” ancora lì. Il fatto più preoccupante per Wwf, Italia Nostra, Codacons e Lipu dal punto di vista naturalistico è rappresentato dall’eventuale passaggio del punteruolo rosso dalle palme alloctone alla specie autoctona di Alghero e del parco regionale di Porto Conte. Le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra, Codacons e Lipu, chiedono che vengano effettuati tutti gli opportuni accertamenti e la bonifica dell’intero parco.

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