L’idea del Wwf per Alghero: un concorso di idee per il sistema fognario

Le dichiarazioni.

“Ad Alghero e nel suo mare – dichiara il delegato Wwf Italia per la Sardegna Carmelo Spada – si rilevano tre ordinanze emesse, nel volgere di pochi giorni, che pongono il divieto temporaneo di balneazione in conseguenza dell’analisi di legge effettuate dall’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Sardegna: la prima a firma del dirigente di settore ambiente, le altre due del neo sindaco. Riguardano un tratto di mare relativo alla stazione di monitoraggio del Trò (revocata) pari a 1.372 metri e quella di San Giovanni per altri 416 metri. Non è certo una novità e non era difficile da prevedere. Infatti se andiamo indietro nel tempo le stesse situazioni si ripetono”.

“Il ripetersi negli anni nelle stesse stazioni di monitoraggio della presenza di coliformi è un fatto che deve essere affrontato senza più tentennamenti: se in ambito locale non si riesce a trovare il bandolo della matassa del sistema fognario e depurativo, lo si potrebbe affondate attraverso un concorso internazionale di idee. Congiuntamente al PUC, e ancor prima del Puc, è opportuno ragionare su ciò che deve esserci sotto una città con tutta la sua rete di sottoservizi: serve un piano per la rete fognaria e della depurazione dei reflui efficiente ed ecologicamente sostenibile per ridurre la nostra impronta ecologica sul pianeta a cominciare dal nostro stesso mare. E’ possibile che si voglia rimuovere dalle spiagge sino all’ultima foglia di possidonia (prodotto naturale e non inquinante), ma poi non si possano mettere i piedi in acqua perché carica di coliformi? E non è forse questo un altro paradosso?” continua il delegato del Wwf.

“Il Wwf ritiene che non ci sia più tempo per traccheggiare, ma sarebbe utile trovare una rinnovata capacità di iniziativa per realizzare una città davvero sostenibile per il presente e il futuro: ne va di mezzo l’ambiente, la qualità della vita dei residenti e una parte importante dell’economia di Alghero: il turismo, che deve essere sostenibile e sorretto da un’economia circolare.Il Wwf ritiene che la classe dirigente (nell’accezione più ampia) della città, nei suoi vari livelli e componenti, debba impegnarsi per individuare fonti di finanziamento per realizzare i progetti necessari: non finanziamenti a pioggia ma pubblicamente ragionati e condivisi per raggiungere davvero l’obiettivo del bene comune”.

“Il Wwf, in tal senso, propone la costituzione di una commissione consigliare di inchiesta sul sistema fognario di Alghero e un osservatorio cittadino aperto a tutti i portatori di interesse con l’obiettivo di individuare le problematiche pregresse e le possibili soluzioni per il presente e il futuro. Tutti devono essere consapevoli e informati. Infine, non va dimenticato l’altro grande problema che affligge, sull’altro versante, il mare di Alghero: la marea gialla. Vogliamo parlane di come affrontare globalmente la situazione?” conclude il delegato Wwf Italia per la Sardegna Carmelo Spada.

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