Sulla sconfitta di Truzzu l’ombra del voto disgiunto in Provincia di Sassari

L’analisi del voto disgiunto contro Truzzu nel collegio di Sassari

L’ombra del voto disgiunto emerge anche dall’analisi dei voti per Paolo Truzzu e la coalizione di centrodestra nella circoscrizione di Sassari. I numeri non mentono. Nel segreto dell’urna 67.121 elettori hanno scelto liste e candidati di centrodestra, ma sono 67.121 quelli che hanno espressamente indicato Paolo Truzzu come presidente della Regione. In sintesi: ci sono 1.541 elettori di centrodestra che nel Sassarese hanno scelto un altro candidato. Il problema di Truzzu non è stato a Sassari città, qui su 19.851 voti alle liste solo in 352 non hanno barrato il suo nome.

La pratica del voto disgiunto non è molto semplice e ci sono margini d’errore per i profani, per questo si tende di solito a considerarla una pratica eseguita su commissione. I numeri, poi, danno adito a più di un sospetto. Lega e Psd’Az non hanno mai digerito il sorpasso a destra di Fratelli d’Italia che ha scalzato Solinas per imporre la candidatura di Truzzu. Il faro degli alleati è puntato su di loro, anche se oggi Truzzu ha deciso di non seguire la strada dello scontro interno e si è addossato tutte le colpe.

La sua teoria è che il voto disgiunto ci sia stato e abbia inciso negativamente sul risultato della coalizione. Ma non quanto la stangata ricevuta a Cagliari: nella città di cui è sindaco ha preso 13mila voti in meno di Alessandra Todde. Il voto disgiunto c’è stato ed è stato un ostacolo, ma la bocciatura dei sui concittadini si è rivelata un muro.

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