Prorogata di tre mesi la progettazione definitiva dei lavori nel Fosso della Noce

L’assessora alle Infrastrutture Francesca Masala comunica la proroga per la progettazione dei lavori nel Fosso della Noce.

Procede l’iter per la messa in sicurezza del Fosso della Noce. A tenere il punto sullo stato dell’arte, ieri in Consiglio comunale, l’assessora alle Infrastrutture e Mobilità Francesca Masala facendo seguito all’interpellanza sulla vicenda del democratico Fabio Pinna. L’esponente di giunta tratteggia una cronistoria di dieci minuti che prende l’avvio da metà settembre 2020 con la richiesta di finanziamenti al ministero dell’Interno per mitigare il rischio idrogeologico della vallata. Un problema da tempo nell’agenda degli amministratori locali soprattutto in considerazione dell’Hi4, la classificazione di massimo rischio idraulico contenuta nel Piano di assetto idrogeologico.

E che diventa ancor più pressante alla luce dei pericolosi cedimenti dell’asse stradale in viale Trento sempre a settembre del 2020 che porteranno alla chiusura della via e, lo scorso anno, all’assegnazione di lavori che dovrebbero consentirne la fruibilità veicolare entro l’estate. Fondi regionali e comunali per il viale, ministeriali invece, nell’ordine di cinque milioni di euro, poi confluiti nel Pnrr, per il Fosso della Noce, deliberati a fine febbraio del 2021. Da lì, come spiega l’assessora, soffermandosi su ogni passaggio, parte la complessa procedura che prevede indagini geognostiche, pareri della Soprintendenza e dell’Adis, l’Agenzia regionale del distretto idrografico.

Serve capire la compatibilità idraulica dell’intervento e valutarne l’impatto ambientale. Tutti vincoli che allungano il passo della pratica, tra progetti di fattibilità e mesi che passano mentre, sottolinea la Masala, si pensa di “concludere la progettazione definitiva entro ottobre 2022”. Finestra temporale ridotta ma per fortuna allungata dalla comunicazione del Dipartimento per gli Affari interni che, all’interno del Milleproroghe, “regala” altri tre mesi. Così, “salvo imprevisti” e incrociando le dita, si presume che si possano iniziare i lavori nel 2023.

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